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La responsabilità dell'impresa
Gianni Manzone

La responsabilità dell'impresa

Business Ethics e Dottrina sociale della Chiesa in dialogo

Prezzo di copertina: Euro 19,00 Prezzo scontato: Euro 18,05
Collana: Introduzioni e trattati 18
ISBN: 978-88-399-2168-0
Formato: 16 x 23 cm
Pagine: 288
© 2002

In breve

Dopo Il mercato. Teorie economiche e Dottrina sociale della Chiesa (2001), in questo nuovo libro l'Autore vuole mostrare come la responsabilità etica e una nozione non egoistica di ricchezza possano provvedere all'impresa una guida affidabile.

Descrizione

Nella creazione di valore da parte dell'impresa le domande di fondo sono: Che cosa noi rappresentiamo e testimoniamo? Possiamo rendere le nostre imprese delle istituzioni umane, che servono i fini umani piuttosto che sovvertirli?
L'impresa capitalista non è un gruppo qualsiasi. Siamo di fronte ad un gruppo di persone capaci di generare ricchezza, di rispondere a necessità sociali e di valutare le dimensioni della sua produttività.
Si tratta di un'istituzione economica, politica e morale: non è sufficiente tentare di bilanciare i differenti aspetti tra loro, ma sono necessarie opzioni che sviluppino tutti e tre gli aspetti piuttosto che favorirne uno rispetto agli altri. L'impresa coinvolge un ambito molto più vasto di quello 'strettamente economico'. In essa le persone investono le proprie capacità intellettuali e morali, la propria relazionalità, una parte della propria autostima e del proprio desiderio di realizzazione personale.
Il confronto tra la Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) e la Business Ethics evidenzia che l'impresa, come comunità, implica primadi tutto le persone che partecipano, con tutte le loro convinzioni sociali e religiose. La sfida è di mostrare come la responsabilità etica e una nozione non egoistica di ricchezza possano provvedere all'impresa una guida affidabile.
Le condizioni ordinarie di lavoro nell'impresa sono oggi per molta parte ancora condizioni mortificanti e ingiuste. Sarà certamente necessario operare perché le condizioni ordinarie dell'azienda mutino, coinvolgendo diverse responsabilità: a livello di impresa, di rapporti sindacali, di rapporti politici... Qui può trovar spazio l'ispirazione cristiana, nel provvedere strutture organizzative che facilitino il riconoscimento e l'assunzione di responsabilità da parte dei singoli.

Commento

Recensioni

[...] Le condizioni ordinarie di lavoro nell’impresa sono per molta parte condizioni mortificanti e ingiuste. Sarà certamente necessario operare perché le condizioni ordinarie dell’azienda mutino; l’opera in tal senso avrà da essere di necessità opera in qualche modo collettiva: a livello di impresa, di rapporti sindacali, di rapporti politici… E tuttavia la libertà cristiana nell’impresa non può intendersi come l’incerto risultato di tale mutazione delle condizioni socialmente sancite dell’azienda stessa.

Lateranum 70 (1/2004) 253-254



[...] L’A. è noto tra gli esperti di teologia morale per altre pubblicazioni riguardanti l’economia. Egli ha un vantaggio su altri teologi morali: fornito di un bagaglio solido di conoscenza delle scienze economiche, egli affronta con acume critico la letteratura sull’etica degli affari. È un settore della morale del quale è difficile definire le norme: la situazione consente letture diverse della stessa realtà, che è estremamente complessa e, per di più, in rapida evoluzione. Concordiamo con l’A. sulla metodologia induttiva e sull’importanza del dialogo tra teologi morali e filosofi dell’etica degli affari: la teologia morale acquisterebbe maggiore concretezza; l’etica degli affari prenderebbe coscienza dei propri limiti.

F. Cultrera, in La civiltà cattolica 155 (2/2004) 305-306