In breve
Un libro sincero, dialogico, profetico, dove si testimonia come la Chiesa in cammino nella storia può incrociare biografie nelle quali sono nettamente riconoscibili, pur in mezzo a sofferenze, i segni della presenza di Dio e del suo operare. Un invito a un discernimento, non più rinviabili, su ciò che lo Spirito va dicendo alla Chiesa.
Tanti spunti costruttivi per una pastorale fuori dagli schemi consueti, oltre la diffidenza, oltre i pregiudizi.
Contributi di rilievo, su temi liturgici e morali, dove è in gioco una nuova forma di “riconoscimento”.
Descrizione
Nell’attuale cambiamento d’epoca, l’attenzione della Chiesa è destata dall’esperienza dei credenti LGBT+ che intendono vivere la loro condizione e le loro relazioni all’insegna dell’amore cristiano. Al discernimento ecclesiale della loro esperienza vorrebbe contribuire questo libro, ideato nell’ambito della pastorale che, in Italia, vari operatori animano insieme a molteplici gruppi di persone LGBT+.
Incorniciato da pagine a più voci che delineano e prospettano la pastorale con persone LGBT+ entro il processo sinodale (G. Piva, in collaborazione con F. Giacobbe, F. Focosi, G.L. Carrega, D. Migliorini), il libro ha al centro due importanti contributi. Lì si mettono in luce – e si discutono criticamente – le questioni ecclesiali e pastorali (A. Grillo) e quelle dottrinali e morali (A. Fumagalli) sollevate dai recenti pronunciamenti del magistero, specialmente nella dichiarazione Fiducia supplicans, sulla (non) benedizione delle coppie di persone dello stesso sesso. A corredo del libro è inoltre riportato il documento che gli operatori pastorali con persone LGBT+ hanno consegnato alla segreteria del Cammino sinodale della Chiesa italiana.
L’intento, allora, è quello di offrire riflessioni pacate, ma che non rinunciano all’audacia di un linguaggio franco, per sollecitare la Chiesa al coraggio di nuovi passi, che non vanno rinviati se si vuole favorire il cammino di fede dei credenti LGBT+ attraverso una cura crescente.