In breve
Nell'epoca moderna si è cercato di razionalizzare il discorso scandaloso dell'ira nell'immagine biblica di Dio, liquidandolo come un residuo di antropomorfismo primitivo. Miggelbrink mostra invece che la concezione giudaico-cristiana della salvezza non può rinunciare a un Dio esigente e stimolanrte
Descrizione
Il discorso dell’ira di Dio è un topos centrale dell’Antico e del Nuovo Testamento. La teologia dell’Evo moderno cercò di razionalizzare questo tratto scandaloso e scostante dell’immagine biblica di Dio e di liquidarlo come un residuo non chiarito e un antropomorfismo primitivo.
Ralf Miggelbrink analizza i risultati delle scienze bibliche e ne studia le conseguenze per una teologia sistematica, mostrando che la concezione giudaico-cristiana della salvezza non può rinunciare al discorso dell’“ira di Dio”. Il messaggio salvifico biblico annuncia un Dio che non corrisponde semplicemente a un nostro bisogno di benessere borghese, ma prende appassionatamente posizione in favore delle vittime e diventa così un Dio esigente e stimolante.
Recensioni
«Un'opera impegnativa, ma utile per comprendere in senso genuino passi biblici che si vorrebbe non ascoltare perché lontani dalla sensibilità liberale odierna».
In
Orientamenti Bibliografici 45/2015