«Le pagine di Karin Schöpflin si inanellano lungo la trama diacronica della Bibbia, partendo quindi dall’incipit genesiaco, avanzando di tappa in tappa, attraverso i libri storici, sapienziali e profetici dell’Antico Testamento, per approdare ai vangeli, alla chiesa delle origini dominata dalla figura di Paolo e alla grande tela finale dipinta dall’Apocalisse giovannea. In ciascuna di queste tappe, l’Autrice imposta il suo discorso su due registri: l’uno è squisitamente esegetico, l’altro è, invece, dedicato all’esemplificazione della recezione letteraria delle narrazioni, dei personaggi, dei simboli, dei temi biblici. Si ha così l’incrocio di due testi che, di per sé, potrebbero essere usati anche autonomamente in modo da ottenere alla fine un’introduzione alla Bibbia, da una parte, e una vasta antologia letteraria, dall’altra. La folla degli autori coinvolti rivela una sorprendente sintonia con le Scritture Sacre, talora in forme inattese, altre volte in modo provocatorio».
G. Ravasi, in
Il Sole 24 Ore del 30 marzo 2014