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Dire Dio
Paul Ricoeur, Eberhard Jüngel

Dire Dio

Per un'ermeneutica del linguaggio religioso

Prezzo di copertina: Euro 16,00 Prezzo scontato: Euro 15,20
Collana: Giornale di teologia 113
ISBN: 978-88-399-0613-7
Formato: 12,3 x 19,3 cm
Pagine: 192
Titolo originale: Metapher. Zur Hermeneutik religiöser Sprache
© 1978, 20215

In breve

Per un'ermeneutica del linguaggio religioso

Descrizione

È possibile "dire Dio" nell'orizzonte segnato dai linguaggi che constatano, descrivono, ordinano dei fatti? Il compito fondamentale è quello di preservare, accanto al linguaggio che dispone delle cose, il linguaggio che testa i possibili. Responsabilità del filosofo è quella di mostrare che tale linguaggio, e più in generale il simbolismo, non è un linguaggio carente, per mancanza di vero rapporto con la realtà; bensì un linguaggio portatore di una sovrabbondanza di senso. È una "poetica", una "metaforica", quella che Ricoeur e Jüngel elaborano sul filo della tesi aristotelica: la poesia come mímesis della realtà, perché capace di ricrearla. Tali linguaggi, proprio perché rinunciano a mostrare la realtà così com'è, cancellano il mondo come serie di oggetti diponibili e manipolabili, e aprono dimensioni nuove della realtà: le variazioni immaginative prevalgono sulla descrizione del reale, il possibile prevale sul già dato. Se la Buona Notizia è precisamente ciò che suscita tutti i possibili più inediti dell'uomo, essa abbisogna di linguaggi capaci di aprire la realtà stessa del mondo al di là delle sue presunte oggettività, linguaggi per i quali «l'essenziale è invisibile agli occhi».