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Camminare verso l’innocenza
Anne Lécu

Camminare verso l’innocenza

Quaranta tappe attraverso il vangelo di Giovanni

Prezzo di copertina: Euro 16,00 Prezzo scontato: Euro 15,20
Collana: Spiritualità 185
ISBN: 978-88-399-3185-6
Formato: 13,2 x 19,3 cm
Pagine: 208
Titolo originale: Marcher vers l’innocence. Quarante étapes à travers l’évangile de Jean
© 2019

In breve

«Mi piace credere che convertirsi significhi immergersi nei rottami della propria vita lacerata per ritrovare il fondo a partire dal quale tutto ridiventa possibile. Mi piace credere che la conversione significhi camminare verso l’innocenza, e anzi camminare nell’innocenza verso il Padre» (Anne Lécu)

Descrizione

Anne Lécu sceglie di meditare alcuni versetti del Vangelo di Giovanni accompagnandoci per quaranta giorni, idealmente lungo l’intera Quaresima. Commenta i brani con molta libertà – in una lettura vagabonda, si, ma assorta e appassionata – per mostrare che l’evangelista ci invita a non guardare le nostre trasgressioni, ma a credere in Cristo, volgendo la nostra vita verso di lui. Il Gesù di Giovanni ci invita, anzi, a rinascere dall’alto: a recuperare, anche da colpevoli, l’innocenza, cioè quella dignità originaria che ci è donata e che ci attende sempre di nuovo.
Attingendo alla sua esperienza di medico in servizio nei penitenziari e mettendo a profitto il suo attaccamento alla Scrittura, Anne Lécu parla al cuore. Tratteggia una visione positiva e liberante della vita, nella prospettiva di una rinascita sempre possibile. E si conferma qui una delle voci femminili della spiritualità contemporanea con cui bisogna assolutamente fare i conti.

Recensioni

L'a., religiosa domenicana, svolge il suo ministero come medico in un carcere di massima sicurezza. È forse per questo che a suo parere «la questione della conversione è innanzitutto quella della nostra innocenza. Non un'innocenza perduta, ma un'innocenza donata, sempre presente, che ci attende». In questo libro offre un percorso spirituale di 40 agili tappe, pensato per la Quaresima ma adatto a qualsiasi altro momento, condotto in compagnia di brani del Vangelo di Giovanni, scelti nella convinzione che «se possiamo uccidere il Verbo, possiamo anche sigillarlo nella Scrittura e dimenticarvelo. La Scrittura attende il suo lettore».


M. Panieri, in Il Regno Attualità 22/2019, 672