Che il dialogo ecumenico risenta oggi di particolari resistenze e chiusure è opinione comune. La ricchezza degli accordi e dei consensi raggiunti rischia di non essere recepito dalla comunità ecclesiale, vanificando di fatto la necessaria conversione richiesta all’idemità confessionale delle chiese, e lasciando agli ecumenismi la triste sensazione di essere considerati alla stregua di un club aperto a pochi eletti. Per questo non si può che essere felicemente sorpresi dall’iniziativa della Queriniana di pubblicare l’agile libretto a due mani che presentiamo. Il noto psicoterapeuta benedettino tedesco Grün e la teologa evangelica Reitz tentano di delineare un volto ecumenico di Maria a partire non dalla Scrittura (questa è forse la novità più significativa!), ma dalla liturgia della chiesa cattolica ovvero dalla proposta cronologica dell’anno liturgico. Non tutte le solennità o memorie sono prese in considerazione, bensì solo quelle più attestate dalla tradizione antica: Immacolata, Madre di Dio, Annunciazione, Visitazione, Assunzione, Natività, Nome di Maria, Addolorata. Il capitoletto sul’Angelus Domini chiude la rassegna.
G. Forlai, in CredereOggi 142 (4/2004) 146-148