In breve
Disponibile dall' 11 febbraio 2025
Uno dei libri più personali di Klaus Berger
Un libro pubblicato postumo, che suona come il testamento di uno dei più apprezzati esegeti e teologhi tedeschi.
Descrizione
Se il cristianesimo è una religione della parola, mettere a tema il silenzio significa generare una tensione. Eppure Berger raccoglie il guanto di questa sfida, chiedendosi: Dio parla veramente quando “parla”? Quanto è comprensibile il suo discorso? Parla anche nel silenzio, cioè quando tace?
Per rispondere a queste domande, l’esegeta e teologo tedesco sviluppa dapprima una “fenomenologia del silenzio” e poi un’ampia indagine sul tacere: dal silenzio dei grandi testimoni biblici, a quello dei cristiani di ogni epoca; dalla quiete silente della creazione, fino al silenzio della liturgia (specie del Sabato santo); dal silenzio dei mistici a quello ascetico, fatto di riverenza per il Mistero.
Da questi passaggi Berger ricava gli elementi di una teologia del silenzio: tacendo, Dio si rivela. Dio si rivela quando gli uomini si lasciano raggiungere dal suo silenzio, lo interpretano e lo comprendono, quando nel loro stesso silenzio si fanno simili a Dio, quando si rivolgono a lui senza troppe parole e, così, avvertono la sua volontà.