«A circa quattro anni dal suo fortunatissimo “Gesù”, […] Klaus Berger prosegue la sua accattivante presentazione delle origini cristiane […]. Il piano espositivo dell’opera segue la ricostruzione degli eventi, per come essi sono attingibili entro l’ambito delle prime comunità: la gente, la vita comunitaria e liturgica, l’impianto ministeriale, la presenza di gruppi in contrasto, la formazione del canone cristiano dei libri biblici, le ragioni del successo del cristianesimo come religione universale. Come nel precedente “Gesù”, la scrittura di Berger si dimostra qui letterariamente pregevole e, anche per tale ragione, accattivante per il lettore. Non mancano, tra le pieghe dell’esposizione prese di posizione anche vivaci sull’attualità, giacché il rigore della ricostruzione storica non è mai disgiunto da un autentico páthos ecclesiale (ed ecumenico). […] Malgrado tali incursioni su alcune delle problematiche oggi più scottanti, la trattazione si è fatta qui forse più compatta rispetto al volume precedente, nel complesso meno incline agli excursus di carattere esperienziale e perciò forse più prossima al saggio storiografico come tradizionalmente inteso. Ciò nondimeno, le scelte espositive qui riconfermate dall’Autore di procedere nell’esposizione per tesi personali più che non per rassegna e discussione di opinioni altrui, di escludere le note in calce e limitare al massimo la bibliografia avvicinano questa singolare opera a un taglio che potrebbe definirsi di "riflessione" storica, piuttosto che trattatistico o ancor meno manualistico nel senso convenzionale del termine. Un saggio quindi che seppure obiettivamente difficile, a motivo del suo peculiare genere e stile espositivo, da porre in adozione entro un corso accademico, merita ciò nondimeno di essere considerato con attenzione non solo da studenti e cultori della materia, ma anche dagli operatori della pastorale per l’efficacia con cui riesce a richiamare l’attenzione su problematiche storiche decisive, dimostrandone la connessione con l’autocoscienza e la prassi ecclesiale».
F. Pieri, in
Rivista Teologia dell’Evangelizzazione 28/2 (2010) 481-484