In breve
La Bibbia intende testimoniare un ricordo del grido di dolore dell’umanità e al tempo stesso porvi fine. Questo lavoro di Metz, una sorta di summa del grande teologo discepolo di Rahner, mostra il vigoroso potenziale innovativo della nuova teologia politica, tesa a connettere la fede cristiana con gli ambiti della vita pubblica.
Descrizione
Johann Baptist Metz rappresenta una teologia che cerca di connettere in modo nuovo mistica e politica, Cristianesimo e ambito pubblico. Per questo egli insiste sul fatto che, di contro ad un mito postmoderno d’innocenza, si deve parlare di Dio guardando alla storia di sofferenza del mondo. Egli pone l’accento sul fatto che la razionalità umana non deve darsi senza memoria del dolore e dell’ingiustizia, poiché altrimenti si disgrega in una razionalità puramente tecnica, per la quale alla fine l’«uomo» rappresenterebbe null’altro che l’ultimo frammento di natura non ancora pienamente indagato attraverso l’esperimento. Contro la dimenticanza presente nelle nostre società progredite, contro l’amnesia culturale che sempre più caratterizza la nostra opinione pubblica pluralista, egli lotta per la memoria passionis che origina dalla Bibbia, «per dare al grido degli uomini un ricordo e al tempo un termine».
Il volume mostra il vigoroso potenziale innovativo della nuova teologia politica e costituisce la summa del grande teologo, che fino ad oggi non ha cessato d’inserirsi, dal centro del Cristianesimo, nelle lotte spirituali del nostro tempo.