In breve
Il laico Habermas, uno dei più autorevoli pensatori del nostro tempo, ha mostrato di apprezzare il rilievo sociale delle religioni e di riconoscere i limiti di certa razionalità illuministica. Questo saggio offre un breve quadro complessivo del pensiero del filosofo e sociologo tedesco e ricostruisce in termini critici il suo modo di porsi di fronte alla questione religiosa.
Descrizione
Jürgen Habermas, uno dei più autorevoli filosofi e sociologi del nostro tempo, dopo un lungo percorso teorico rigorosamente laico, guidato dal postulato dell’ateismo metodico, si è segnalato soprattutto nell’ultimo decennio per significative aperture alla religione, culminate nella discussione pubblica del 2004 con l’allora cardinale Joseph Ratzinger. Importante è il riconoscimento del perdurante rilievo sociale delle religioni e del contributo che i cittadini credenti possono dare al dibattito politico nella nuova temperie della società postsecolare, non più egemonizzabile da posizioni razionalistiche. Ma ancor più rilevante è l’ammissione dei limiti della razionalità laica e della possibile verità delle credenze religiose.
In questo libro si offre un breve quadro complessivo del pensiero di Habermas e si ricostruisce puntualmente il suo confronto con la questione della religione, rimarcandone sia i pregi sia le irrisolte difficoltà.