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La ricerca del Gesù storico
Giuseppe Segalla

La ricerca del Gesù storico

Prezzo di copertina: Euro 16,00 Prezzo scontato: Euro 15,20
Collana: Giornale di teologia 345
ISBN: 978-88-399-0845-2
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 256
© 2010, 20132

In breve

Il saggio fornisce gli strumenti indispensabili per orientarsi in modo critico nel panorama contemporaneo – complesso, frammentato, talora disorientante – della ricerca sul Gesù storico. Il lettore viene guidato a percorrere le tre fasi successive, corrispondenti a tre diversi paradigmi scientifici, dello studio storico sulla figura del Nazareno. Così da comprendere la necessità e il senso della ricerca incessante del Gesù della storia per chi vuole vivere e testimoniare Gesù nella storia.

Descrizione

«Vogliamo vedere Gesù!», chiedono all’apostolo Filippo dei Greci timorati di Dio al tempio di Gerusalemme (Gv 12,20). La ricerca del Gesù storico si potrebbe interpretare come la continua ricerca di vedere Gesù lungo la storia. Il presente saggio, nato dalla scuola e per la scuola, serve a chiunque voglia orientarsi nel postmoderno panorama, complesso e frammentato, talora disorientante, della ricerca sul Gesù storico. Da un discernimento critico che si ispira al cambio di paradigma il lettore sarà aiutato a percorrere le tre fasi successive della ricerca: illuminista, kerygmatica e postmoderna. Attraverso vie diverse, divergenti o convergenti, riuscirà a comprendere la necessità e il significato della ricerca incessante del Gesù della storia per vivere e testimoniare Gesù nella storia.
Il saggio è impreziosito da un’appendice di Silvio Barbaglia, di grande attualità: il Gesù della storia nella galassia di internet.

Recensioni

«Il volume di Giuseppe Segalla ha l’eccezionale pregio di offrire al lettore un’introduzione sul senso e le finalità della ricerca storico-critica su Gesù, nelle sue tre fasi ormai classiche: “prima” ricerca, “nuova” ricerca e “terza” ricerca. Inoltre il volume ha il pregio di precisare i paradigmi fondativi di ciascuna di queste ricerche. […]
Il testo di Segalla, chiaro e ben strutturato, aiuta lo studioso a mantenere la bussola in mezzo a percorsi storiografici non sempre facili e sovente insidiosi».


P. Gamberini, in Rassegna di Teologia 2 (2013) 324s.

«Il compianto esegeta G. Segalla, recentemente scomparso, affronta in questo libro un tema di grande attualità, quello relativo alla ricerca del Gesù storico, come appunto recita il titolo. […] Si tratta di un lavoro di carattere prettamente didattico nel quale, partendo dalla lettura intelligente della storia e fornendo una recensione accurata di alcuni studi emblematici, viene ricostruito l’ambito di origine, nonché lo sviluppo delle varie fasi della ricerca relativa appunto al Gesù storico. Tra i vari motivi di interesse del testo va menzionato l’ampio orizzonte all’interno del quale si pone la ricerca, che non si occupa soltanto del contesto occidentale, ma prende anche in esame gli apporti che provengono dalle altre parti del mondo, cioè da quelli che noi chiamiamo "Paesi in via di sviluppo".
L’Autore non si limita però a recensire, per così dire, l’esistente, ma dichiara fin dal principio la sua posizione: "Il presente lavoro è nato dal mio interesse per il Gesù storico, in dialogo critico con la Seconda Ricerca; dagli anni Novanta del secolo scorso mi sono poi dedicato in particolare allo studio entusiasmante della Terza Ricerca". Grazie al lavoro condotto in più di quarant'anni di insegnamento e di ricerca, mons. Segalla è stato in grado di elaborare una terminologia specifica, che gli ha consentito di prendere posizione all’interno del dibattito scientifico dedicato all’argomento. Uscendo dall’alternativa tra "Gesù della storia" e "Cristo della fede", egli suggerisce piuttosto di distinguere il Gesù reale, trascendente e mai raggiungibile dalla ricerca storica, il Gesù storico o della storia, oggetto della ricerca degli storici, e il Gesù Cristo della fede salvifica, studiato dalla teologia e, in particolare, dalla cristologia, che dovrebbe però includere anche il Gesù storico».


D. Scaiola, in La Civiltà Cattolica n. 3871, dell'1 ottobre 2011, 102-104 

«Il presente volume […] ha indubbiamente numerosi pregi: la chiarezza didattica nell’esporre, per ciascun paradigma analizzato, i presupposti, i metodi e i risultati; l’equilibrio nella valutazione – mai polemica – delle posizioni altrui, anche di quegli studiosi da cui l’Autore prende le distanze; la sistematicità nel rintracciare lo sviluppo delle principali tendenze esegetiche ed ermeneutiche di ben due secoli e mezzo di storia, ma anche la recensione accurata dei contributi più recenti, come attestano le note a pie’ di pagina e la ben organizzata bibliografia conclusiva. Questi ed altri aspetti positivi fanno del volume un prezioso strumento da consigliare agli studenti di esegesi biblica, ma anche di teologia».



F. Manzi, in Teologia. Rivista della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale n. 1/2011, 149s. 

«Dobbiamo congratularci con l'Autore per questa eccellente presentazione del vasto e complesso problema della ricerca del Gesù storico, che non cessa di destare interesse».



J. Boada, in Actualidad Bibliografica 1/2010, 209s.

«Il volume si raccomanda da sé per molti motivi. In primo luogo Segalla procede con ordine, utilizza un linguaggio chiarissimo, non dà nulla per scontato. Il lettore - che sia uno studente, un cultore di storia, un credente o un semplice pensante - è introdotto con sapienza e sicura competenza a ripercorrere il cammino della ricerca, cogliendo sempre il contesto culturale, i pregiudizi ermeneutici, i pregi ma pure i limiti dei vari autori e delle differenti scuole. In secondo luogo è impressionante la quantità di opere citate, discusse e censite, così che il panorama è completo, mondiale, senza il rischio di dimenticare qualcuno o di limitarsi a una sola area geografica: il nostro Autore ha letto tutto (in latino, tedesco, inglese, francese, spagnolo, catalano e italiano) e di ogni volume rende conto.
Dopo una così vivace presentazione il lettore è invogliato a prendere in mano le opere censite - e di cui si segnala sempre, laddove esiste, la traduzione in italiano (o, in sua assenza, in inglese) - per approfondire e continuare la ricerca; ma insieme ha nelle mani preziose chiavi interpretative, indispensabili per orientarsi in una simile foresta.
Conclude il volume un’interessante Appendice di Silvio Barbaglia a proposito del Gesù storico e delle origini del cristianesimo nella galassia Internet che, con toni abbastanza preoccupati, invita a prendere coscienza di una realtà lontana dai tradizionali centri accademici di discussione ma estremamente ramificata, una realtà nella quale sono coinvolte le giovani generazioni e che dà a pensare. Insomma, il volume è prezioso, una guida certa per orientarsi in un vero campo minato, senza ingenuità ma senza nemmeno lasciarsi impressionare dall’immensa quantità di volumi che compaiono ogni anno sul Nazareno il quale, dopo duemila anni, continua a far parlare di sé».


M. Crimella, in Studia Patavina 57/3 (2010) 962-964