«Il compianto esegeta G. Segalla, recentemente scomparso, affronta in questo libro un tema di grande attualità, quello relativo alla ricerca del Gesù storico, come appunto recita il titolo. […] Si tratta di un lavoro di carattere prettamente didattico nel quale, partendo dalla lettura intelligente della storia e fornendo una recensione accurata di alcuni studi emblematici, viene ricostruito l’ambito di origine, nonché lo sviluppo delle varie fasi della ricerca relativa appunto al Gesù storico. Tra i vari motivi di interesse del testo va menzionato l’ampio orizzonte all’interno del quale si pone la ricerca, che non si occupa soltanto del contesto occidentale, ma prende anche in esame gli apporti che provengono dalle altre parti del mondo, cioè da quelli che noi chiamiamo "Paesi in via di sviluppo".
L’Autore non si limita però a recensire, per così dire, l’esistente, ma dichiara fin dal principio la sua posizione: "Il presente lavoro è nato dal mio interesse per il Gesù storico, in dialogo critico con la Seconda Ricerca; dagli anni Novanta del secolo scorso mi sono poi dedicato in particolare allo studio entusiasmante della Terza Ricerca". Grazie al lavoro condotto in più di quarant'anni di insegnamento e di ricerca, mons. Segalla è stato in grado di elaborare una terminologia specifica, che gli ha consentito di prendere posizione all’interno del dibattito scientifico dedicato all’argomento. Uscendo dall’alternativa tra "Gesù della storia" e "Cristo della fede", egli suggerisce piuttosto di distinguere il Gesù reale, trascendente e mai raggiungibile dalla ricerca storica, il Gesù storico o della storia, oggetto della ricerca degli storici, e il Gesù Cristo della fede salvifica, studiato dalla teologia e, in particolare, dalla cristologia, che dovrebbe però includere anche il Gesù storico».
D. Scaiola, in
La Civiltà Cattolica n. 3871, dell'1 ottobre 2011, 102-104