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Gesù spiegato a tutti
Joseph Doré

Gesù spiegato a tutti

Prezzo di copertina: Euro 13,50 Prezzo scontato: Euro 12,80
Collana: Books
ISBN: 978-88-399-2881-8
Formato: 13,5 x 21 cm
Pagine: 160
Titolo originale: Jésus expliqué à tous
© 2016

In breve

Uno strumento straordinario per conoscere Gesù, per farlo conoscere così come è davvero e per proporre a tutti di riconoscerlo come il Cristo. Breve, essenziale, chiara, scritta con uno stile contemporaneo, la presentazione di Doré è strutturata in quattro fasi: la storia, il messaggio, l’identità, la posterità. Seguendo questa scansione, l’Autore riassume brillantemente il lavoro degli storici e dei teologi su Gesù, sulla sua attività, sul suo insegnamento, sulla diffusione del suo messaggio e sugli inizi del cristianesimo.

Descrizione

Senza essere né apologetico né polemico, ma casomai mostrando una spontanea simpatia per il suo protagonista, questo libro offre una presentazione a dir poco illuminante di Gesù di Nazaret. Divulgando con talento i più recenti lavori degli storici e dei teologi, Doré risponde alle questioni determinanti che riguardano questa figura centralissima del cristianesimo, incluse quelle che provocano critica, scherno o incomprensione.
Cosa sappiamo di Gesù e della sua esistenza? Quali sono le fonti di queste conoscenze? Chi era: un maestro di sapienza, un profeta, un Dio, un semidio? Che cosa sta sotto l’idea di miracolo? In che senso va inteso l’amore del prossimo che Gesù propugnava? Come si spiega quell’incrollabile fede nella sua risurrezione?
Un libro piccolo ma emozionante che, dal Gesù della storia alla peculiarità del suo messaggio, permette di capire anche la posterità di colui che viene chiamato “Cristo” e il suo ruolo nella nascita del cristianesimo.

Recensioni

Il titolo di questo agile volumetto è senz’altro rivelativo del suo contenuto, come si ammette sin dall’inizio: «Questa opera si propone, né più né meno, non solo di spiegare Gesù, ma di spiegarlo a tutti!» (p. 5). E, in effetti, la lettura è estremamente facile per via di uno stile immediato e scorrevole. La forma della domanda-risposta coinvolge il lettore, che si sente interpretato nei suoi stessi dubbi sulla persona di Gesù. La successione dei capitoli, poi, aiuta a ordinare le tematiche all’interno di quattro macroaree: 1. La storia di Gesù di Nazaret; 2. Il suo messaggio dottrinale, morale e spirituale; 3. La sua identità umano-divina; 4. La posterità della sua predicazione e dei suoi gesti lungo la storia.

Al contempo, è proprio la facilità con cui questi temi vengono affrontati a dimostrare la perizia dell’autore. Questi non nasconde il proprio profilo dietro una pseudo-neutralità, ma si presenta subito come credente cristiano cattolico, docente dell’Institut Catholique di Parigi, membro della Commissione teologica internazionale, nonché vescovo emerito di Strasburgo. La sfida a questo punto è di mostrare come sia ancora possibile, oltre che doveroso, spiegare la persona di Gesù non per partito preso e non per proselitismo, ma adducendo ragioni.

E, in effetti, il presente volume si fa apprezzare per la cura costante di offrire argomenti fondati, sia pur presentandoli in modo semplice. Il lettore viene accompagnato per mano attraverso le testimonianze neotestamentarie ed extrabibliche su Gesù e poi attraverso la storia della chiesa che in ogni epoca, da quella dei primi concili a quella dei teologi contemporanei, ha continuato a rinnovare l’impegno a capire meglio la figura del Figlio di Dio. Ogni pagina rivela la volontà e la capacità dell’autore di offrire ragioni fondate alla fede in Gesù, come egli stesso ottimamente spiega: «Non può essere questione né di sperare né di amare, né di avere fiducia e di credere senza avere delle ragioni per farlo e dunque senza instaurare una riflessione: senza che l’intelligenza sia stata realmente messa a frutto!» (p. 144).


D. Candido, in Parole di Vita 3/2019, 56

[…] Per avere un ritratto più pertinente criticamente, rimandiamo al simpatico volumetto di un noto teologo francese, Joseph Doré, già arcivescovo di Strasburgo. Il titolo è lapidario: Gesù spiegato a tutti, così come lo sono i capitoli-tappe che vanno dalla storia del protagonista al suo messaggio, dalla sua identità alla posterità, cioè alla scia che accompagna Cristo fino ad oggi. Il tutto distribuito su una batteria di un’ottantina di domande che centrano senza fronzoli le questioni anche le più spinose. A chi non lo segue come Signore, dobbiamo però dire che Gesù spiegato in profondità - come nota Doré - aiuta a «comprendere meglio l'esistenza umana» e il suo senso ultimo. E questo non è poco.
G. Ravasi, in Il Sole 24 Ore 24 luglio 2016

Di tanto in tanto trovano spazio nei media – magari in seguito all'uscita di qualche libro – alcuni dibattiti su Gesù: è veramente esistito? Che cosa ha detto effettivamente? I vangeli sono affidabili? La Chiesa l'ha voluta Gesù? Queste le domande che spesso stentano a trovare risposte soddisfacenti, data l'impostazione per lo più polemica di tali dibattiti e che, passata l'occasione che le hanno suscitate, finiscono nel dimenticatoio o comunque non trovano spazi di ripresa più pacati e meno superficiali.

A questo genere di interrogativi si dedica, in Gesù spiegato a tutti, Joseph Doré, arcivescovo emerito di Strasburgo, teologo e membro della Commissione teologica internazionale, distillando, oltre al sapere, la saggezza di chi sa offrire davvero l'essenziale per comprendere la persona e il messaggio di Gesù.

Rinunciando a pesanti apparati bibliografici, l'autore aiuta a dare «ragione della propria speranza», presentando argomentazioni fondate per una fede più consapevole delle motivazioni dei propri principi, in un libro scorrevole, simpatico, che si rivolge anche a chi non crede ma vorrebbe «saperne di più». E l'approccio non fa certo male anche ai credenti, che si trovano spesso disarmati di fronte ai dibattiti sull'argomento.
V. Vitale, in Jesus 7/2016

Già il titolo ha dell’ambizioso: non solo spiegare Gesù, ma spiegarlo «a tutti». Un proposito che ha duemila anni di vita e che deve aver attraversato anche la mente dei quattro evangelisti, ma che oggi più di ieri richiede una grande sensibilità per raggiungere le corde dei cuori contemporanei.

Un compito che molti teologi si sono assunti negli anni, e forse l’era di papa Bergoglio può fare la differenza. Un linguaggio più evangelico per parlare di Dio alle persone: ne avevano dibattuto i teologi europei riuniti a Bressanone nell’estate 2013 e, Joseph Doré, uno dei più noti e autorevoli teologi francesi, è passato dalle parole ai fatti proponendo un breve saggio per far conoscere Gesù Cristo all’uomo di oggi.

Ottant’anni a settembre, Doré è stato docente all’Istitut Catholique di Parigi, dal 1992 al 1997 è membro della Commissione teologica internazionale, oggi del Pontificio Consiglio per la Cultura (e collaboratore di diverse riviste tra cui Concilium), dal 2007 anche vescovo emerito di Strasburgo, diocesi che ha guidato per dieci anni (alla sua consacrazione anche l’attuale cardinale Walter Kasper, allora vescovo di Stoccarda).

Con uno stile chiaro e sistematico che rivela le sue riconosciute capacità didattiche, Doré abbandona le fini disquisizioni teologiche da addetti ai lavori per addentrarsi in un’esposizione che riassume anni di lavoro di storici e teologi sulla figura di Gesù Cristo. Qualcuno potrebbe obiettare che la sua identità e «professione» – spiega nell’Ouverture – potrebbe fare di lui «un partigiano o un propagandista»: niente affatto in quanto «la concezione che io ho della mia responsabilità, in quanto credente, in quanto teologo e in quanto pastore, mi ha sempre impedito di cedere ad ogni forma di proselitismo, e a maggior ragione di clericalismo, qualunque sia il senso che si dà a queste parole». Perché una testimonianza proposta in maniera responsabile è tutt’altra cosa da un’iniziativa di «adescamento».

Storia, messaggio, identità, posterità: sono queste le tappe di un viaggio dove il lettore attento è accompagnato per mano dall’autore che propone, non impone, attraverso le risposte, brevi e incisive, ad una serie di domande frequenti e popolari. Così è per l’esistenza del Gesù storico, l’affidabilità dei vangeli, gli eventi della morte e della risurrezione, o per quanto riguarda il suo «messaggio» («Gesù è stato un maestro di sapienza, una sorta di Dalai Lama cristiano») e la sua singolarità. Cosa sappiamo di Gesù e della sua esistenza? Quali sono le fonti di queste conoscenze? Che cosa sta sotto l’idea di miracolo? In che senso va inteso l’amore del prossimo che Gesù propugnava? Come si spiega quell’incrollabile fede nella sua risurrezione?

Colpisce la vicinanza con le parole di papa Bergoglio prima della recita del Regina Coeli a pentecoste: «Essere cristiani non significa principalmente appartenere a una certa cultura o aderire a una certa dottrina, ma piuttosto legare la propria vita, in ogni suo aspetto, alla persona di Gesù e, attraverso di Lui, al Padre». «Il passo dalla religione alla morale è facile – scrive Dorè – Si può dire che, secondo Gesù, la morale culmina nel legame che egli ha radicalmente stabilito tra la causa di Dio e quella dell’uomo di ogni uomo». È «la misericordia che deve andare prima di tutto a coloro che sono i più trascurati: i malati e gli esclusi dichiarati impuri, le donne (persino di «malavita»!) e i bambini sempre».

Degne di attenzione le parole sull’umanità di Cristo, a partire da quella considerazione del «bambino avvolto in fasce» fino alla denuncia di essere «un mangione e un beone» e al suo marcato «anticonformismo» capace di smarcarsi da usanze e cultura dell’epoca, da cui la nomea di rivoluzionario.

Articolata la presentazione dell’identità di Gesù, a partire dalle grandi figure dei filosofi dell’antichità (sempre considerati per quanto di più popolare si conosca) e quindi il grande tema della posterità, leggi la sua Chiesa e il rapporto dei cristiani con le altre religioni.

Ed è nella conclusione che il teologo esplicita le sue intenzioni: spiegare Gesù significa in fin dei conti comprendere meglio l’esistenza umana, dare un senso alla propria vita. Il libro non è allora la metodologia di «un teologo moderno o postmoderno» conquistato dalla secolarizzazione generalizzata, ma la ricerca di un credente che, sulla scia di Dietrich Bonhoeffer, intende parlare di Gesù per meglio comprendere l’esistenza umana e resistere, come lui fece, alla barbarie nazista.


M.T. Pontara Pederiva, in www.lastampa.it/vaticaninsider 22 giugno 2016

È diventata ormai leggendaria la votazione che in un Sinodo diocesano celebratosi negli anni Novanta doveva stabilire se Cristo fosse o meno centrale nel cristianesimo.
Il sulpiziano Joseph Doré, arcivescovo emerito di Strasburgo, ha appena pubblicato con Queriniana un libro eloquentemente intitolato Gesù spiegato a tutti. Spiegare Gesù per il libro è importante sia perché si tratta di conoscerne la storia, il messaggio, l’identità e l’eredità sia perché spiegando lui in pratica spieghiamo noi stessi. In effetti non può esserci spiegazione di Gesù che non contempli alla fine il coinvolgimento personale nel rapporto con lui e con la comunità di coloro che ne furono nei secoli e ne sono attualmente discepoli; spiegare Gesù significa insomma dare un senso alla propria vita. Ma non dev’essere una conoscenza ridotta a flusso di emozioni: per questo la prima parte del volume è dedicata a illustrare, attraverso domande e risposte, la “storia” di Gesù.
In questo lavoro l’arcivescovo Doré, insieme con profondità e semplicità, rimette insomma al centro del cristianesimo la conoscenza e l’incontro con il Cristo risorto, senza il quale, come spesso ammonisce papa Francesco, la Chiesa diventa una qualsiasi ONG.
F. Casazza, in La Voce Alessandrina 23 (10 giugno 2016) 8

L'autore del volume è l'arcivescovo emerito di Strasburgo monsignor Joseph Doré, uno dei più autorevoli e apprezzati autori francesi. La traduzione italiana arriva a noi a un anno di distanza dalla prima pubblicazione in lingua originale.
In una società sempre più scristianizzata come la nostra, monsignor Doré sente forte in sé che è ormai giunto il tempo «non solo di spiegare Gesù, ma di spiegarlo a tutti».
Riprendendo con talento i più recenti lavori degli storici e dei teologi, monsignor Doré risponde ad alcune questioni determinanti che riguardano Gesù di Nazaret, incluse quelle che provocano critica, scherno o incomprensione. Gli ambiti in cui si muove sono sia storici e sia teologici, proponendo così una ricerca su Gesù di Nazaret strutturata in quattro fasi: la storia, il messaggio, l'identità, la posterità. Ogni fase è alimentata da alcuni interrogativi estremamente attuali ed efficaci. Ecco i principali: cosa sappiamo di Gesù e della sua esistenza? Quali sono le fonti di queste conoscenze? Chi era: un maestro di sapienza, un profeta, un Dio, un semidio? Che cosa sta sotto l'idea di miracolo? In che senso va inteso l'amore del prossimo che Gesù propugnava? Come si spiega quell'incrollabile fede nella risurrezione?
Tutte le risposte che monsignor Doré dà sono allo stesso tempo semplici ed elaborate. Una cosa comunque resta chiara: «L'identità del profeta Gesù, Messia, Figlio di Dio e Salvatore, approda dunque a produrre un frutto che va oltre il suo personale destino, per coinvolgere in un modo o nell’altro l’insieme dell’umanità e del mondo».


In Vita Pastorale 5/2016, 79-80

Il libro di Joseph Dorè, teologo francese e storico delle religioni, dal titolo Gesù spiegato a tutti, è un saggio breve ed essenziale che permette di conoscere (e far conoscere) Gesù e di riconoscerlo come il Cristo. Il volume si struttura secondo quattro capisaldi: la storia, il messaggio, l'identità, la posterità. Con questo schema si ripercorre il lavoro degli storici e dei teologi su Gesù, sulla sua attività, sul suo insegnamento, sulla diffusione del suo messaggio e sugli inizi del cristianesimo. Cosa sappiamo di Gesù e della sua esistenza? Quali sono le fonti di queste conoscenze? Chi era: un maestro di sapienza, un profeta, un Dio, un semidio? Che cosa sta sotto l'idea di miracolo? In che senso va inteso l'amore del prossimo che Gesù propugnava? Come si spiega quell'incrollabile fede nella sua risurrezione? Sono alcune delle questioni che il libro cerca di affrontare. È un volume per certi aspetti emozionante: dal Gesù della storia alla peculiarità del suo messaggio permette di capire anche la posterità di colui che viene chiamato "Cristo” e il suo ruolo fondamentale nella nascita del cristianesimo.


F. Mariucci, in La Voce 14 (22 aprile 2016)

Storia, messaggio, identità, posterità: sono le tappe di un interrogarsi su Gesù, che ha il fine di spiegare questa figura «a tutti», chiarendo un presupposto: «Se ritengo certamente di avere buone ragioni per credere ciò che credo (…), non dimentico: 1) che si tratta propriamente di una fede e non di un’evidenza né di una certezza che s’impone automaticamente; 2) che compete dunque a questa fede di darsi i mezzi per mostrarsi essa stessa in modo intelligibile (…) anche a coloro che non vi aderiscono… né hanno necessariamente intenzione di aderirvi!». L’a. è il vescovo emerito di Strasburgo, teologo autorevole e storico delle religioni, ed è stato membro della Commissione teologica internazionale. L’impostazione del vol. a domanda e risposta lo rende efficacemente divulgativo.
In Il Regno 6/2016