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La famiglia, ospedale da campo
Antonio Spadaro (ed.)

La famiglia, ospedale da campo

Dibattito biblico, teologico e pastorale sul matrimonio nei contributi degli scrittori de La Civiltà Cattolica

Prezzo di copertina: Euro 22,00 Prezzo scontato: Euro 20,90
Collana: Giornale di teologia 383
ISBN: 978-88-399-0883-4
Pagine: 304
© 2015

In breve

Queste pagine dense e tutt’altro che scontate, scritte dal collegio degli autori de La Civiltà Cattolica, affrontano temi “caldi” sul terreno della famiglia e si pongono quale contributo qualificato al dibattito sinodale. Sono state pensate per aiutare a maturare una visione critica, ponderata e consapevole dei problemi sul tappeto.

Descrizione

Il volume, frutto della fucina di una rivista autorevole come La Civiltà Cattolica, si pone quale contributo qualificato al dibattito sul tema della famiglia. I diversi saggi che lo compongono, se da un lato possono essere letti separatamente, dall’altro forniscono un itinerario organico che parte dalla riflessione biblica, si alimenta dell’approfondimento teologico e approda infine all’ambito canonistico. L’attenzione pastorale lo attraversa trasversalmente, pagina dopo pagina.
Il libro sceglie di affrontare temi “caldi” – e di farlo con approcci non scontati – per prendere sul serio la dimensione della grande sfida che ci sta davanti: sessualità, coppia, matrimonio, famiglia sono esperienze fragili e complesse, ricche e preziose, che oggi si dicono in modo nuovo. Sono realtà decisive che mettono in gioco non le idee ma le persone, nel loro vissuto concreto: dunque non vanno trattate alla stregua di bandiere ideologiche. Sono realtà assolutamente fondamentali, sia umanamente (sul piano antropologico), sia cristianamente (sul piano di fede): lì la chiesa è chiamata ancora una volta a farsi luce, faro, fiaccola.
Queste sono dunque pagine pensate per aiutare i lettori e le lettrici a maturare – anche dialetticamente – una propria visione del problema nella sua complessità e delicatezza.

Recensioni

Antonio Spadaro, actual director de la revista CiviItà Cattolica, de los jesuitas italianos, participó como miembro nombrado por el papa Francisco en el "Sínodo extraordinario sobre la familia" y ha sido también el encargado de la edición completa de sus Actas: "La famiglia è il futuro" (2014). Además, ha dirigido el libro que presentamos, La familia, hospital de campo, con el subtítulo que explica más en concreto su propio contenido: Debate bíblico, teológico y pastoral sobre el matrimonio en las contribuciones de los escritores de La Civiltà Cattolica. Se trata de diversas contribuciones de reconocidos profesores de las facultades eclesiásticas de Italia que ofrecen sus reflexiones sobre aspectos bíblicos, teológicos y canónico-pastorales, en ocasión deI Sínodo Extraordinario sobre la familia.

Pero la intención pastoral del contenido de estas contribuciones es mucho más generaI, es decir, quieren responder de modo exegético (parte primera, pp. 27-74), teológico (parte segunda, pp. 77-239) y canónico (parte tercera, pp. 243-290) a la siguiente dificultad real que cada vez aparece como más urgente entre los fieles de la Iglesia: "Los retos que hoy la familia afronta tienen una raíz común: el hombre y la mujer están interpretándose a sí mismos de una manera diversa del pasado. La antropología a la que la Iglesia tradicionalmente se ha referido y su lenguaje no son ya comprendidos como en el pasado. Cómo situarse de manera correcta, esto es, evangélica ante estos retos?” (Prólogo, p. 5s.).

Por otra parte, el discernimiento pastoral, vivido con prudencia, sabiduría y audacia, aparece como el camino justo para pensar en términos de "misericordia" a la intención del Papa, manifestada en la exhortación apostólica post-sinodal después de los dos Sínodos celebrados en octubre de 2014 y 2015, 'La alegría del amor", y a sus concretas palabras del 13 de mayo en S. Pedro, el IV Domingo de Cuaresma del 2015, anunciando el comienzo de "un jubileo extraordinario que tenga el centro en la misericordia". […]

Este libro ayuda, sin duda, a iluminar y a profundizar los aspectos bíblicos, teológicos y canónicos que la exhortación apostólica postsinodal del papa Francisco Amoris laetitia puede plantear a todos sus lectores.


H. Vall, in Actualidad Bibliográfica 1/2017, 92-93

Ce livre reprend des contributions de la revue Civiltà cattolica de l’année 2015 et quelques inédits. À l’exception d’une prof. de l’Univ. de Comillas (Madrid) écrivant à propos de la famille dans le domaine du droit canonique, les onze auteurs sont des jésuites enseignant notamment en Italie.

Les quinze contributions, débutant par une approche biblique, traversant une approche théologique et pastorale pour terminer par une approche juridique, centrent sur la personne une «manière de procéder » faite de proximité et d’amour, pour approcher les personnes dans des thématiques telles que : le rôle de la maison, lieu de proximité, de construction de soi, de service des autres ; la famille dans l’éducation à la foi et à la vie ; le mariage, sacrement, foi et vérité de vie ; famille et lieu de sacrements, dont l’eucharistie ; la famille en lien avec le droit et la pastorale.

Ouvrage de circonstance à diverses entrées, ce livre éclaire et nourrit les débats en cours au Synode de la famille. Pointant ce qui est attrayant dans la vie familiale inscrite dans le projet de salut, les auteurs recherchent ce qui vise la croissance davantage humaine de ses membres. Par ailleurs, le Jubilé de la miséricorde donne une clé centrale traversant clairement les contributions : la crainte de perdre des personnes sauvées et le désir de sauver des personnes perdues.

Cela oriente vers la recherche d’un langage clair et accessible et une compréhension de la réalité de la vie actuelle des familles au service desquelles sont l’Évangile et le droit, pour espérer alléger un joug plutôt que de le faire peser.


A. Evrard, in Nouvelle Revue Théologique 139 (2/2017) 325

Una curiosa immagine che sant'Ignazio di Loyola usa negli Esercizi Spirituali è quella del mondo come un campo di battaglia con morti e feriti (nn. 106.108). La Chiesa è, invece, il luogo nel quale quanti sono colpiti cercano vicinanza, cura e, possibilmente, guarigione.

Partendo da questa visione della Chiesa e del mondo, incoraggiata da papa Francesco, illustri collaboratori della rivista La Civiltà Cattolica hanno offerto il loro contributo alla riflessione sulla famiglia, elemento sensibile della società e della Chiesa.

Nella sua introduzione, p. Antonio Spadaro, si esprime così: «Il presente volume serve come materia per camminare insieme. Le riflessioni proposte ai lettori e alle lettrici hanno in comune una visione della teologia che è espressione della Chiesa come “ospedale da campo”, che vive la sua missione di salvezza e di guarigione nel mondo».

Il volume, suddiviso in tre parti, s'inserisce in un serrato dialogo che sta coinvolgendo la Chiesa, affrontando l'argomento dal punto di vista biblico, teologico e canonico.


A. Passiatore, in La Vita in Cristo e nella Chiesa 4/2016

Da mesi il tema della famiglia è una priorità nella riflessione della Chiesa universale. Sulla scia del sinodo straordinario dello scorso autunno e per la riunione ordinaria dei vescovi carica di attese e di speranze, questo volume offre una collezione di saggi che merita grande attenzione. Esso ripropone una serie di articoli pubblicati negli ultimi due anni da «La Civiltà Cattolica», insieme ad alcuni testi inediti, che illuminano da diverse prospettive – pastorali, teologiche, bibliche, giuridiche – le sfide che la comunità familiare cristiana sperimenta nell'odierno
contesto sociale ed ecclesiale. Pur nella varietà degli approcci, alcuni fili rossi si snodano nelle considerazioni dei vari autori, collegandole lungo un itinerario che attraversa la riflessione scritturistica, si concentra su alcuni nodi problematici – eucaristia e seconde nozze in primis – e insiste sull'approfondimento teologico e canonistico. Questi fili rossi sono la dinamica tra tradizione e cambiamento, il rapporto tra misericordia e verità, quello tra programmazione ragionata e prassi pastorale. Come spiega efficacemente il curatore, padre Antonio Spadaro, è specialmente facendo propria la logica cristiana che non emargina, non allontana ma integra, accoglie, trasfigura che si può oggi impostare una riflessione seria e qualificata – e gli scrittori della rivista dei gesuiti ne sono gli interpreti e la prova – che impegni la Chiesa sia sul fronte dell’annuncio e della riconciliazione sia su quello del pensiero. Non si tratta necessariamente prosegue ancora Spadaro – «mettere tutto in discussione» ma di aprire uno spazio ampio di approfondimento teso a comprendere meglio, nell’impostazione che papa Francesco ha dato sin dall’inizio a tutto il processo sinodale. Occorre cioè chiedersi in che modo la famiglia, pur nell’intimità delle mura domestiche, possa essere oggi una piccola porzione di quella chiesa «ospedale da campo» intuita dal Papa, che sa usare misericordia, fasciare le ferite, guarire i rapporti tra le persone, educare ad una vita buona. Questo volume testimonia inoltre un’attenzione tutt’altro che episodica o occasionale de «La Civiltà Cattolica» a un tema tanto vasto e scottante, ed ha il merito di coniugare un taglio decisamente scientifico e scrupoloso con una visione globale sui nodi problematici di lungo periodo e di più ampia portata. Chi desidera approfondire alcune tematiche più specifiche legate alla Bibbia, al diritto canonico e alla teologia lo leggerà perciò con particolare frutto, così come servirà senz’altro a chi voglia capire le sfide principali che il Sinodo sulla famiglia si è trovato ad affrontare.


T. Torresi, in Rocca 21 (1 novembre 2015)

«Il libro contiene un "dibattito biblico, teologico e pastorale sul matrimonio nei contributi degli scrittori de La Civiltà Cattolica". Pagine dense che affrontano temi "caldi" sul terreno della famiglia e si pongono quale contributo qualificato al dibattito in vista del Sinodo. Sono state pensate per aiutare a maturare una visione critica, ponderata e consapevole dei problemi sul tappeto. I diversi saggi che compongono il libro, se da un lato possono essere letti separatamente, dall'altro forniscono un itinerario organico che parte dalla riflessione biblica, si alimenta dell'approfondimento teologico e approda infine all'ambito canonistico. L'attenzione pastorale lo attraversa trasversalmente, pagina dopo pagina. Pagine pensate per aiutare i lettori e le lettrici a maturare – anche dialetticamente - una propria visione del problema nella sua complessità e delicatezza».


In Rogate Ergo 10/2015

«Rilancia un'espressione di papa Francesco (la Chiesa ospedale da campo) adattandola alla famiglia, il volume curato dal direttore di Civiltà Cattolica, p. Antonio Spadaro, che raccoglie una serie di contributi sul matrimonio, già editi o inediti, di taglio biblico, teologico e pastorale degli scrittori di Civiltà Cattolica, tra cui quello di p. Giancarlo Pani ("Matrimonio e 'seconde nozze' al Concilio di Trento", contestato dai conservatori per le sue tesi "aperturiste") e di p. Cesare Giraudo ("L’eucaristia: premio per i sani o medicina per i malati?")».


In Adista 34 del 10 ottobre 2015

«In vista dell’imminente sinodo straordinario sulla famiglia 2015, gli autori della Civiltà Cattolica hanno dedicato un volume, curato da Antonio Spadaro, al matrimonio. Il volume si presenta – e lo suggerisce il sottotitolo – come un Dibattito biblico, teologico e pastorale sul matrimonio nei contributi degli scrittori de La Civiltà Cattolica. La prima parte biblica manifesta in tre contributi la centralità del tema nuziale nella riflessione e nella sintassi scritturistica. Il tema della famiglia non è trattato nell’astratto di una considerazione o nell’idealismo di una proposizione, ma nella concretezza del dipanarsi della famiglia in tante sfaccettature felici e infelici. Una delle buone notizie scritturistiche sulla famiglia è che questa non è idealizzata o idolatrata. La famiglia non è un fine ultimo, ma "un mezzo al servizio della santificazione di ciascuno dei suoi membri. Ciò che è primo è la fede". Questo paradosso si manifesta nell’insegnamento stesso di Gesù che da un lato relativizza i legami di sangue e dall’altro lato sottolinea l’indissolubilità del legame nuziale. La famiglia, d’altro canto, non si riduce all’ideale romantico dell’io-tu ma diventa luogo di accoglienza di un noi più grande, diventa la cellula fondamentale della comunità e il luogo di educazione e di generazione del futuro. La seconda parte teologica si concentra su diversi aspetti teologici riguardanti la famiglia, come la sacramentalità del matrimonio, e sulla riscoperta della struttura nuziale di tutto il mistero cristiano. La riflessione non permane nei meandri teorici della teologia ma affronta storicamente, teologicamente e pastoralmente tematiche scottanti come le seconde nozze nella storia della Chiesa e mette in luce l’esigenza di una "necessaria risintonizzazione tra pastorale e dottrina". Il matrimonio è un "sacramento di frontiera che comporta varie questioni intricate e conseguenze vitali". Un particolare rilievo in questa seconda parte è occupato dall’interessante articolo storico di Giancarlo Pani Matrimonio e “seconde nozze” al concilio di Trento. La terza parte si concentra sulle questioni canoniche dedicando in particolare alcune pagine a uno dei temi che, molto probabilmente, sarà tra i più attesi e delicati del prossimo sinodo: quello dei divorziati risposati. L’autore, Ottavio de Bertolis, osserva che su questo tema i divorziati risposati, pur non essendo scomunicati nel senso canonico del termine, la loro condizione concreta patisce molto di aspetti che somigliano molto a una scomunica data la grave sanzione di non poter accedere al sacramento della penitenza e di non poter ricevere l’eucaristia. L’autore si interroga se il diritto canonico può accontentarsi di cristallizzare il momento del fallimento delle nozze come una gabbia da cui non si può uscire».


R. Cheaib, in www.theologhia.com 30 settembre 2015

«I contributi offrono un itinerario che attraversa la riflessione biblica per poi passare all’approfondimento teologico e a quello canonistico. Sono stati scelti temi “caldi” e approcci non scontati per prendere sul serio la sfida della famiglia oggi. Le riflessioni hanno in comune una teologia che è espressione di una chiesa “ospedale da campo”, la quale vive la sua missione di salvezza e di guarigione nel mondo».


In Settimana 33 del 27 settembre 2015

«Il titolo di questo recente volume pubblicato dalla Queriniana, che raccoglie numerosi saggi scritti da membri della redazione o da collaboratori de La Civiltà Cattolica, la ben nota rivista dei Gesuiti italiani, richiama la suggestiva definizione che papa Francesco ha dato della Chiesa quando l'ha paragonata a un "ospedale da campo dopo una battaglia”. Il messaggio evocato dal titolo è che tale definizione si attaglia perfettamente anche alla famiglia: infatti essa rimane un baluardo di umanità e gratuità in un mondo sempre più individualista e privo di punti di riferimento. La Chiesa, riconoscendo il ruolo determinante che l'istituzione familiare ricopre nella società, ha voluto dedicare a essa un cammino sinodale di approfondimento, che, iniziato nel 2014, interesserà tutto il 2015: questo bel lavoro si propone come un utile contributo a tale riflessione. Nell'editoriale che apre il libro, Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, sottolinea come il rapporto di coppia e la famiglia nel suo complesso stiano affrontando una serie di provocazioni che sono il segnale di un mutamento profondo dell'interpretazione che l'uomo e la donna danno di se stessi e del legame che li unisce. “L’antropologia a cui la Chiesa ha tradizionalmente fatto riferimento e il suo linguaggio - annota Spadaro - non sono più compresi come una volta. Come porsi in maniera corretta, cioè evangelica, davanti a queste sfide?”. L’intento con cui nasce il volume consiste proprio nel tentativo di fornire materiale utile al dibattito finalizzato a trovare risposte a questo interrogativo. Per simboleggiare il senso del compito che accomuna la Chiesa e la famiglia, chiesa domestica, Spadaro ricorre all'immagine della fiaccola, una “luce agile” che illumina "i nostri tortuosi cammini” e accompagna i processi culturali e sociali, per quanto difficili e ambigui possano essere. L’itinerario proposto si suddivide in tre percorsi: una riflessione biblica, una teologica e una relativa al diritto. Non potendo in questa sede dare conto del contenuto dei singoli saggi, ci limiteremo a fornire solo alcune indicazioni generali riguardanti i temi trattati, tutti di grande spessore: il modello antropologico dell'evangelica famiglia di Betania, la famiglia come luogo di educazione alla fede, la sacramentalità del matrimonio, la struttura nuziale della rivelazione cristiana, la riscoperta del primato di Dio, l'esercizio della misericordia, il significato della legge naturale, la comunione spirituale, I"Eucaristia, le dinamiche della tradizione, la pastoralità del diritto canonico, la pastorale familiare. I vari argomenti offrono spunti significativi per una riflessione riguardante questioni di particolare rilevanza, quali, per esempio, l’indissolubilità del matrimonio, il problema del fallimento dei rapporti coniugali, la questione dei divorziati risposati e della loro cura dal punto di vista ecclesiale. Nella Relatio Synodi, il documento conclusivo dell'assemblea straordinaria dei Vescovi dell'ottobre 2014, si legge: “I grandi valori dci matrimonio e della famiglia cristiana corrispondono alla ricerca che attraversa l’esistenza umana anche in un tempo segnato dall'individualismo e dall'edonismo. Occorre accogliere le persone con la loro esistenza concreta, saperne sostenere la ricerca, incoraggiare il desiderio di Dio e la volontà di sentirsi pienamente parte della Chiesa anche in chi ha sperimentato il fallimento o si trova nelle situazioni più disparate. Il messaggio cristiano ha sempre in sé la realtà e la dinamica della misericordia e della verità, che in Cristo convergono”. Sono parole alla luce delle quali si comprendono appieno le ricche considerazioni svolte nel volume, che ripropongono con chiarezza il volto misericordioso del Padre celeste, tanto amato da papa Francesco».


M. Schoepflin, in Verona fedele del 20 settembre 2015