Il discernimento occupa, fin dai primi secoli del cristianesimo, un posto particolare nella vita dei credenti. I curatori di quest’opera, Michael J. Christensen e Rebecca J. Laird, spiegano nella prefazione (pp. 9-15) che si tratta del risultato di una raccolta di testi del sacerdote olandese Henri Nouwen sulla vita spirituale, raccolta che ha dato origine alla pubblicazione di tre volumi (La direzione spirituale, La formazione spirituale, e il presente).
Il materiale è strutturato in tre parti. La prima spiega cosa sia il discernimento, attraverso due capitoli. La seconda applica il discernimento alla lettura in quattro ambiti (ognuno con il proprio capitolo): il cammino di fronte a noi, il libro della natura, le persone, i segni dei tempi. La terza studia il tema del discernere la vocazione, in quattro capitoli dove continuamente Nouwen parla della propria esperienza personale, delle sue lotte, delle sue difficoltà, e delle scelte che configurarono il suo cammino dalla cattedra universitaria e dall’impegno sociale verso la comunità de L’Arche, dopo il suo incontro con Jean Vanier.
Ogni capitolo finisce con una sezione di esercizi con domande per applicare alcune delle riflessioni presentate in esso, in modo da poter subito entrare nello sforzo per capire e per discernere sul concreto della propria vita. Alla fine del volume ci sono tre appendici e l’elenco delle fonti principali usate per i singoli capitoli. La prima appendice è un testo dello stesso Nouwen, pubblicato in precedenza come prefazione a un’opera di Gustavo Gutiérrez. La seconda è un contributo di uno dei curatori, Michael J. Christensen, che in parte fa una sintesi delle idee di Nouwen. La terza è una riflessione molto personale di Robert A. Jonas, che racconta la sua lunga e complessa amicizia con Nouwen.
Non sarebbe possibile entrare in profondità nei contenuti di questo volume per la ricchezza delle idee e per la serietà delle applicazioni che possono avere. L’importante è saper aprire gli occhi dell’anima per riconoscere le tenebre che sono intorno a noi quando ci allontaniamo da Dio, e per capire che «la via del discernimento comincia con la preghiera», che ci permette «di essere guidati dalla visione che è diventata reale per voi» (p. 33). Tale via accompagna i cuori nel cammino per arrivare al grande incontro con l’Amato: «Per questo, quando preghiamo Dio o cerchiamo Dio nel silenzio, impariamo a riconoscerlo nelle tante piccole idee, incontri, eventi, segni e meraviglie strada facendo» (p. 150).
F. Pascual, in
Alpha Omega 1/2018, 150-151