«Un tentativo di contribuire al chiarimento delle posizioni e delle prospettive della teologia cattolica dinanzi alle questioni connesse con la corporeità e la sessualità è rappresentato da questo volumetto, che raccoglie vari interventi di studiose e studiosi che hanno inteso approfondire alcuni temi particolarmente rilevanti e delicati, quali il rapporto fra vita sessuale e peccato, il ruolo della sessualità nella letteratura e nella cinematografia contemporanee, l’odierna infatuazione per la chirurgia estetica, la feticizzazione del corpo. i diversi autori offrono numerose indicazioni che, certo, non possono avere la pretesa di esaurire un discorso così ampio e complesso. Al cristiano – si legge nel libro – rimane la certezza che la salvezza dell’umanità si è realizzata attraverso «un corpo scorticato e torturato, condannato a una morte crudele, abbandonato in balìa del dolore»: il credente è sicuro che «proprio in quel corpo martoriato brilla la redenzione». Nel Crocifisso l’amore raggiunge la sua pienezza che, come ci ricorda sempre la “Deus Caritas est”, non esclude l’eros ma lo comprende, lo purifica e lo innalza definitivamente sino a trasformarlo in agape, allargandone i confini sino a farvi rientrare ogni uomo riconosciuto come fratello».
M. Schoepflin, in
Avvenire dell'8 marzo 2012