In breve
Werbick accompagna i teologi a scuola dalle più svariate discipline antropologiche – le scienze biologiche, la psicologia e la sociologia, la filosofia – e fa loro scoprire, così, che hanno parecchi “compiti per casa” da svolgere...
Un’opera di vasta portata, che tocca tutti i campi della moderna antropologia e se ne lascia interrogare.
Un testo destinato ad aprire infinite piste di approfondimento.
Descrizione
In campo si accademico che politico è un’antropologia plasmata del sapere delle scienze umane che detta oggi la linea. La teologia, collegandosi a quel discorso, può riscoprire l’istanza centrale che condivide con l’antropologia e che le è propria: ricordare agli uomini che cosa può significare essere in cammino verso una vita in pienezza.
Questa è l’intuizione sviluppata qui da Jürgen Werbick: partendo dall’antropologia, egli interroga la teologia sistematica e la spinge a rileggere le sue dottrine – a rivederle, se necessario – e a dare risposta a problematiche nuove. Allo stesso tempo l’autore, con intelligenza e serietà, introduce criticamente nei discorsi antropologici le tradizioni di fede e le prospettive teologiche.
Werbick offre dunque non una antropologia pensata in prospettiva teologica, bensì una teologia pensata in prospettiva antropologica: qui la teologia non dà anzitutto risposte, ma è l’istanza cui si avanzano richieste. La teologia sente che deve entrare nel dibattito antropologico, se poi esige che si presti attenzione alle cose che ha da dire. Il suo obiettivo dev’essere quello di mostrare che può dare un suo contributo al dibattito contemporaneo quando parla teologicamente di argomenti articolati antropologicamente.
Un testo di ampia portata, destinato ad aprire infinite piste di approfondimento.