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Redenzione e storia della libertà
Thomas Pröpper

Redenzione e storia della libertà

Abbozzo di soteriologia

Prezzo di copertina: Euro 16,00 Prezzo scontato: Euro 15,20
Collana: Giornale di teologia 198
ISBN: 978-88-399-0698-4
Formato: 12,3 x 19,5 cm
Pagine: 224
Titolo originale: Erlösungsglaube und Freiheitsgeschichte. Eine Skizze zur Soteriologie
© 1990

In breve

Come è possibile coniugare la redenzione cristiana con la coscienza odierna della libertà? Il libro affronta il problema in un serrato confronto di filosofia, storia e teologia, offrendo nuove prospettive all’agire cristiano.

Recensioni

L’intento fondamentale del volume è quello di dare una risposta alla domanda circa la verità dell'affermazione che Dio in Gesù Cristo ha agito «per noi uomini e per la nostra salvezza» e, nello stesso tempo, di dare una configurazione sistematica ai tentativi di superare l'indifferenza verso la testimonianza della redenzione e il significato che la professione di fede ha per noi oggi, constatato che un abisso separa la forma tradizionale della fede e l'esperienza che noi abbiamo della realtà. Per realizzare tale intento, l'autore abbozza una teologia della redenzione facendo perno sul concetto di libertà, intesa come principio di una nuova teologia, al punto da far coincidere teologia della redenzione con «teologia della libertà». Nella prima parte Pröpper enuclea alcune domande, fissate in sette tesi, che elencano i compiti di un'attuale soteriologia, a partire dalla considerazione delle difficoltà circa il tema della redenzione fino ai problemi acutizzatisi nel pensiero moderno. Nella seconda parte si occupa del rapporto tra fede cristiana e storia moderna di libertà e sviluppa un programma di mediazione critica nel quale convergono riflessioni di carattere storico e di principio, attraverso il confronto con i progetti teologici di Johann Baptist Metz, Jürgen Moltmann, Helmut Peukert. Tale programma prende avvio dalla giustificazione, sul piano teologico, della scelta del paradigma di libertà; sviluppa poi alcune forme di analisi filosofico-trascendentale della libertà; su questa base rilegge, infine, i tratti fondamentali della fede cristiana nella redenzione. L’articolazione dell'opera si fonda sulla convinzione che la teologia della redenzione deve essere necessariamente una teologia della libertà, se si vogliono sostenere le sfide del discorso moderno sulla libertà. E non appare difficile illustrare l’identità delle due teologie, se si tiene conto che Dio si è rivelato come amore, il quale è essenzialmente evento di libertà. Si può, in effetti, mostrare che la storia della salvezza è stata testimoniata fin dall'inizio come storia di libertà.

Chiosando il teologo olandese Edward Schillebeeckx (1914-2009), autore tra l'altro di una monumentale (1038 pp.!) opera di soteriologia, Il Cristo: la storia di una nuova prassi, Queriniana, Brescia 1980 (in essa si mostra come i cristiani delle prime generazioni abbiano riletto l'originaria esperienza di salvezza in e da Gesù nelle categorie proprie del loro ambiente, e abbiano quindi insegnato a noi come si debba creativamente rivivere e ridire l'esperienza di salvezza a partire dal nostro orizzonte di vita. Si tratta di un'opera che ha soprattutto valore metodologico: i testi soteriologici del Nuovo Testamento vanno letti come espressione di esperienze culturalmente connotate), Pröpper sostiene l'idea che non siamo stati redenti attraverso e grazie alla morte di Gesù, «ma nonostante la sua morte». Infatti, ci ha redento l'amore che egli ha vissuto tra noi e che si è dimostrato, proprio nel fatto di non temere la morte, come amore di Dio. La nostra redenzione sta, perciò, nella fede che Dio è amore e che le possibilità dell'amore non sono esaurite con la morte. In effetti la fede, fondata sulla risurrezione di Gesù, non è semplicemente un’opinione sul futuro, ma è speranza che già muta il presente: essa ci libera dall'angoscia. Dio si è rivelato come amore e la soteriologia, quindi, deve svilupparsi in categorie di libertà, se è vero che l'amore è essenzialmente un evento di libertà.

Non è difficile vedere che i temi toccati da Pröpper tengono conto della sensibilità odierna, che si mostra attenta non solo alla dimensione sociale, ma anche a quella psicologica della libertà.


G. Canobbio, in CredereOggi 4/2022, 147-149