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Più che un sentimento
Eckhard Nagel, Katrin Göring-Eckardt

Più che un sentimento

L’amore come nucleo della fede cristiana

Prezzo di copertina: Euro 18,00 Prezzo scontato: Euro 17,10
Collana: Books
ISBN: 978-88-399-2894-8
Formato: 13,5 x 21 cm
Pagine: 176
Titolo originale: Mehr als ein Gefühl. Liebe als Kern des christlichen Glaubens
© 2020

In breve

«”Essere nell’amore” non è romanticizzare la realtà dell’esistenza. Al contrario, il dono dell’amore è in grado di offrire forza e orientamento in un mondo scosso da crisi sociali, economiche ed ecologiche».

Descrizione

L’amore è la cosa più grande di tutte. Ma chi lo riduce a una cosetta graziosa come un sentimento romantico non sfrutta per intero la forza che racchiude.
I due autori, Eckhard Nagel e Katrin Göring-Eckardt, lo illustrano con chiarezza: sviluppano in modo creativo un discorso sulle diverse dimensioni dell’amore. E mostrano che è il cuore della fede cristiana: l’amore è più grande della morale, non conosce la paura, supera i limiti; l’amore può diventare energia vitale nelle più diverse situazioni della vita di persone e comunità, in quanto passione, dono di sé, solidarietà, dedizione, fiducia, stima reciproca, misericordia e coraggio.
L’amore è imprescindibile per la vita insieme, in famiglia e al lavoro, nella chiesa e nella politica. Nella fede ha il suo fondamento, che vuole sempre tornare a essere scoperto. Perché l’amore è essere cristiani di tutto cuore.

Recensioni

«"Essere nell'amore" non è romanticizzare la realtà dell'esistenza. Al contrario, il dono dell'amore è in grado di offrire forza e orientamento in un mondo scosso da crisi sociali, economiche ed ecologiche». L'amore è la cosa più grande di tutte. Ma chi lo riduce a una cosetta graziosa come un sentimento romantico non sfrutta per intero la forza che racchiude.

I due autori, Eckhard Nagel e Katrin Göring-Eckardt, lo illustrano con chiarezza: sviluppano in modo creativo un discorso sulle diverse dimensioni dell’amore. E mostrano che è il cuore della fede cristiana: l'amore è più grande della morale, non conosce la paura, supera i limiti; l'amore può diventare energia vitale nelle più diverse situazioni della vita di persone ecomunità, in quanto passione, dono di sé, solidarietà, dedizione, fiducia, stima reciproca, misericordia e coraggio. L'amore è imprescindibile per la vita insieme, in famiglia e al lavoro, nella chiesa e nella politica. Nella fede ha il suo fondamento, che vuole sempre tornare a essere scoperto. Perché l'amore è essere cristiani di tutto cuore.


In Consacrazione e Servizio 5/2020, 100-101

Nella Prefazione i due autori Eckhard Nagel (medico ed esperto di bioetica, insegna scienze della salute all’Università di Bayreuth, Germania) e Katrin Göring-Eckardt (membro del Sinodo delle chiese evangeliche in Germania) espongono lo scopo del libro: chiarire che “l’amore è costitutivo dell’esistenza cristiana”.

Si parte con il passo di Paolo (1 Corinzi 13, 1-13) per sottolineare che l’anelito verso l’amore è la cosa più grande che abbiamo, il centro e il cuore della fede cristiana, a partire dalla quotidianità e dal vissuto. Dobbiamo la nostra vita all’amore di Dio, che è sempre presente, finché viviamo; dobbiamo credere nel suo amore ed aprirci ad esso, anche nelle circostanze più dolorose e a nostra volta aprirci agli altri, anche ai nemici, perché la nostra vita è nelle mani amorevoli di Dio. L’amore di Dio è un dono che possiamo soltanto accogliere e a nostra volta comunicarlo agli altri, anche con semplici gesti: lo sguardo, l’abbraccio di pace nella Messa, esprimendo la vicinanza reciproca.

Nel II capitolo gli autori citano il versetto 4,16-18 della 1 Lettera di Giovanni per mostrare che l’amore donato da Dio è la forza motrice per un agire coraggioso, che si esprime in pienezza quando amiamo gli altri, facendo del bene, senza limiti.
Si aggiunge poi che “l’amore genera serenità e fiducia”, perché anche quando commettiamo errori o danni, senza volerlo, continuiamo ad essere amati da Dio che interviene con il perdono. Il cammino dell’amore ci solleva dalla preoccupazione per le molteplici esigenze della nostra esistenza umana, perché all’origine c’è Dio, il cui amore non finisce e in lui dobbiamo riporre la nostra speranza.
Quando c’è la consapevolezza dell’amore si è entusiasti, perché colmati dell’amore di Dio, che ci mantiene vigili e vivi, ci rende aperti verso i bisogni delle persone nella comunità e nel loro ambiente.

Nel Capitolo successivo gli autori evidenziano come la vicinanza e la presenza di Dio risultano percepibili nelle celebrazioni liturgiche in cui l’amore di Dio è effettivamente avvertito come presenza, amore di comunità (attraverso canti collegati con il tema della festività, ben modulati; riflessioni bibliche delle omelie che tocchino la gente, parlino dell’amore di Dio, che unisce tutti gli esseri umani). Tutto ciò va accolto nel silenzio e nel raccoglimento. Le solennità (Natale, Pasqua, Pentecoste) vanno preparate con particolare attenzione al loro significato e vissute con consapevolezza: il Natale è la “festa dell’amore”, perché Dio è incarnato per donarsi a noi. Nella Pasqua, con la risurrezione, si testimonia che l’amore di Dio si fa grande a tal punto da sorreggerci anche attraverso la morte e la sofferenza.
Nella Pentecoste si manifesta Uno Spirito, una fede, una chiesa, cioè l’unità dei cristiani.

Il dono di sé è l’argomento del Capitolo IV, in cui si rileva che quanto più ci doniamo, tanto più troviamo noi stessi e tanto più intenso diventa il nostro incontro con gli altri, senza ricompensa. Allora la nostra dedizione agli altri diventa un dialogo con Dio, che ci invita a portare nel mondo l’amore vero.
Questo amore non ha mai fine, neppure nella sofferenza, perché con la sofferenza camminiamo accanto all’amore che ci dà la forza di tornare in superficie. Anzi, attraversare la sofferenza aiuta a comprendere il prossimo nel suo lamento, a stargli vicino. Questo significa che Dio è sempre presente, ma dice anche “no” alle azioni di una persona se sono rovinose, al di là di ciò che Cristo ci ha insegnato.
Gli autori mettono però in guardia: l’amore non può mai essere incurante o indifferente, anche a prezzo di dover fare piazza pulita di certe sensibilità e posizioni.
In questi casi non esistono regole universalmente valide. Il criterio dell’amore ci farà prendere le decisioni all’istante, con un opportuno e intelligente discernimento, che guarda attentamente soprattutto là dove aumentano ingiustizia, violenza, avidità ed egoismo.

Si parla poi delle tre dimensioni dell’amore: “Amore per Dio, per il prossimo, per se stessi”, che formano un’unità, come spiega Luca 10,25-28. Noi siamo amati da Dio, che è presente in ogni persona, anche in quelle che per condizioni varie sono incapaci di sviluppare il sentimento dell’amore. Di questo si fa esperienza anche nelle nostre chiese, nelle parrocchie, ovunque i cristiani siano insieme. Basta aprire i cuori, sentirsi amati da Dio per acquisire la forza e l’energia per l’amore verso il prossimo.

Da qui la precisazione sulla “misericordia”, che ha la sua fonte in Dio che si piega su chi è consapevole del proprio bisogno d’amore e a sua volta può portare un po’ dell’amore di Dio nel mondo.

Un altro chiarimento è effettuato sul termine “compassione”, che è la facoltà di immedesimarsi nella sofferenza e nel dolore, nella vita sentimentale e psichica dell’altro. Questo va effettuato con mitezza, aprendosi completamente all’altro, con dolcezza e con cuore amichevole, perché ci sappiamo amati da Dio, che è misericordioso, paziente e mite.

Sono inoltre indispensabili rispetto e stima reciproci, che sono le premesse di fondo per il dialogo interconfessionale, insieme alla disponibilità a imparare gli uni dagli altri e ad apprezzare la pluralità. Tutti infatti siamo creati dall’amore di Dio che ci unisce gli uni agli altri, rendendoci possibile superare le divisioni, nella speranza che si costruisca una società delle pari opportunità, della solidarietà e della cooperazione, in cui regnino la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato Gli autori concludono auspicando che si realizzi una convivenza tra le chiese attraverso la cultura del dialogo nell’amore e nell’apertura.

Nel libro gli autori, partendo dalla citazione di passi biblici, espongono con chiarezza le diverse dimensioni dell’amore, che ha le sue origini nel Dio creatore, ma che poi si esprime in tutte le espressioni della vita. Per i cristiani si realizza in pienezza nella fede.


G. Stucchi, in ValtellinaNews.it 16 luglio 2020