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Paolo e il suo Vangelo
Guido Benzi

Paolo e il suo Vangelo

La vita, la missione e le lettere

Prezzo di copertina: Euro 18,00 Prezzo scontato: Euro 17,10
Collana: Itinerari biblici
ISBN: 978-88-399-2914-3
Formato: 13 x 21 cm
Pagine: 256
© 2018

Descrizione

Il fascino che la figura di Paolo ha esercitato sui cristiani di ogni tempo è indubitabile. Sono altresì note, tuttavia, le difficoltà che ancora oggi la lettura delle lettere di Paolo incontra nella vita delle nostre comunità cristiane. Gran parte della predicazione, della spiritualità e della catechesi generalmente non riescono a presentare in modo ampio la ricchezza teologica e spirituale dell’Apostolo delle genti.
Il presente libro vorrebbe rispondere a queste difficoltà, dando informazioni sulla vita di Paolo e ricollocando in modo organico gli stessi scritti paolini nel contesto storico-culturale nel quale sono nati. Non si tratta dunque solo di una introduzione biblico-teologica a san Paolo, né di un puro testo di esegesi, né di una semplice biografia dell’Apostolo. Questo libro, che nasce dalla scuola e si indirizza alla scuola, illustra complessivamente il vangelo di Paolo: perché il suo attualissimo messaggio possa entrare sempre di più nei percorsi formativi delle comunità cristiane, ad ogni livello.

Recensioni

Questo libro non intende essere un’introduzione biblico-teologica a san Paolo, né un libro di esegesi di testi paolini, né una biografia dell’apostolo delle genti. Si tratta, invece, di un testo che nasce dall’insegnamento e dalla pastorale biblica. Ciò spiega il taglio didattico e la prospettiva teologica che lo caratterizzano.

Il volume si articola in tre parti, indicate nel sottotitolo; la prima, grazie all’apporto che viene dalle lettere e dagli Atti degli apostoli, cerca di ricostruire la vita di Paolo, tenendo conto delle diverse culture (ebraica, greca e romana) all’interno delle quali si è formato l’Apostolo, oltre che dell’incontro con il Cristo sulla via per Damasco, che ha rappresentato l’inizio della sua rinascita. La seconda parte è, invece, dedicata al contributo dato da Paolo all’evangelizzazione, con un approfondimento specifico dell’espressione «il mio Vangelo», che costituisce uno dei punti più originali con il quale egli descrive il contenuto della sua predicazione. Nella terza parte, infine, vengono presentate le lettere, proto- e deuteropaoline, attribuite all’Apostolo.
Il volume è ricco di informazioni che consentono di delineare meglio quanto Paolo sia stato radicato in diversi contesti e quanto egli sia stato originale nella formulazione del suo messaggio. Non è tuttavia da sottovalutare un altro aspetto, messo in evidenza dall’autore di questo libro, cioè il ruolo educativo svolto dall’Apostolo. La pedagogia paolina può essere individuata nei seguenti tre livelli. Il primo corrisponde alla costruzione di un atteggiamento cristiano fedele alla prospettiva biblica. Il secondo livello, più interiore, fa riferimento alla metafora generativa, sia materna (1 Ts 2,7-8; Gal 4,19-20) sia paterna (1 Ts 2,11-12; 1 Cor 4,14-15), che Paolo usa per parlare del suo rapporto con le comunità. Il terzo livello riguarda, infine, la configurazione a Cristo (Rm 12,1-2), punto d’arrivo, ieri e oggi, di ogni azione evangelizzatrice.

Attraverso le tre parti del volume viene, dunque, delineato un percorso che è insieme di studio e di riflessione teologico-spirituale che arricchisce il lettore e lo stimola ad approfondire ulteriormente quanto qui sviluppato.


D. Scaiola, in Parole di Vita 4/2020, 55-56

«II fascino che la figura di Paolo ha generato sui cristiani di ogni tempo è fortissimo. Tuttavia sono note le difficoltà che genera ancora oggi la lettura delle lettere di Paolo nella vita delle nostre comunità cristiane. Soprattutto va evidenziato come gran parte della predicazione, della spiritualità e della catechesi generalmente non presentino in modo ampio la ricchezza teologica e spirituale dell'apostolo delle genti» (p. 5). È l'ottica intensa che guida l'A., docente di Bibbia all'Università Pontificia Salesiana di Roma e all'Istituto Superiore di Scienze Religiose 'Alberto Marvelli' di Rimini. In questi centri di studio ha insegnato e poi elaborato questo volume, per una seconda edizione, che presenta Paolo, mirando agli obiettivi posti qui sopra.

La materia è raccolta in tre parti. Nella prima sono delineati i tratti biografici di Paolo, attingendo sia dagli Atti degli Apostoli che dalle Lettere, ponendo speciale attenzione al contesto culturale nel quale Paolo si formò ed operò. La seconda parte la più densa approfondisce l'originale contributo di Paolo all'evangelizzazione ("il mio vangelo"), dove si intrecciano risonanze teologiche, esistenziali e spirituali. La terza parte passa in rassegna le lettere trasmesse a noi sotto il nome di Paolo. Meritano una citazione le nove pagine di bibliografia in cui sono raccolte pressoché tutte le pubblicazioni su Paolo in Italia tra il 1990 e il 2018, «opere e contributi citati» si legge in nota, per indicare la solidità delle conoscenze dell'A.

Nate come lezioni di scuola, esse continuano come lezioni di cui si possono ammirare ricchezza dei contenuti, chiarezza e facilità espressiva e tante annotazioni che assieme alla competenza biblica manifestano la ben nota sensibilità pastorale di Guido Benzi. Raccomandiamo questo libro, «perché l'attualissimo messaggio dell'Apostolo possa entrare sempre più in percorsi formativi delle comunità cristiane, ad ogni livello» (quarta di copertina), nelle scuole di teologia, in gruppi biblici e naturalmente per la lettura personale.


C. Bissoli, in Salesianum 4/2019, 776

Docente all’Università Pontificia Salesiana, Benzi amplia il suo precedente volume del 2000 con il materiale delle lezioni tenute all’ISSR “Alberto Marvelli” di Rimini. La sua opera non vuole essere una biografia di Paolo né un’introduzione alla sua teologia e neppure riportare l’esegesi di alcuni brani scelti. In ogni caso, viene fornita una sintetica raccolta dei dati riguardanti la sua persona e la sua attività seguendo il filo degli Atti degli Apostoli.

La presentazione di Paolo nel suo contesto storico e culturale (pp. 9-84) abbraccia la descrizione dei suoi viaggi, l’esame del suo duplice rapporto con la cultura ebraica (sinagoghe, Scritture, Legge, Tradizione) e, nello stesso tempo, con la cultura ellenistica nella sua qualità di cittadino romano (di cui Benzi non propone una soluzione precisa per la sua acquisizione). Non mancano indicazioni sulle caratteristiche del suo stato fisico, civile, intellettuale ecc. Sono le notizie fondamentali sulla sua persona, la sua vita con la sua cronologia, le sue caratteristiche culturali e religiose fondamentali.

L’autore raccoglie la parte centrale del suo studio sotto la categoria “vangelo” che, secondo lui, costituisce una cifra riassuntiva del suo pensiero (“Il vangelo di Paolo”, pp. 85-157). Paolo è l’uomo del vangelo. Dell’apostolo si narra per ben tre volte l’incontro decisivo con Cristo nell’evento di Damasco. Il fatto gratuito della salvezza operata da Gesù tramite il dono della sua vita nella morte e risurrezione, trasmesso ai credenti in lui grazie all’azione dello Spirito effuso nei cuori, costituisce il nucleo centrale delle convinzioni di Paolo. Ad esso egli si dedica con tutte le proprie energie intellettuali, affettive ed evangelizzatrici. Il vangelo costituito da Gesù diventa in tal modo il “mio” vangelo, al quale Paolo si sente chiamato e di cui diventa l’evangelizzatore ad ogni costo e a qualsiasi livello culturale, religioso ed etnico. Il suo stile di evangelizzazione è itinerante, unito al lavoro manuale se necessario, gratuito, per non essere confuso con l’attività dei filosofi ambulanti, molti dei quali veri e propri imbroglioni.

Nella terza parte del suo volume (pp. 157-226) Benzi presenta sinteticamente le tredici lettere attribuite a Paolo nella sua corrispondenza con le varie comunità. Oltre alle sette riconosciute unanimemente come autoriali di Paolo (o homologoumena: Rm, 1-2Cor, Gal, Fil, 1Ts, Fm), vengono presentate anche quelle discusse o pseudepigrafiche: le antilegomena (Ef, Col, 2Ts) e le lettere “pastorali”: 1-2Tm, Tt.

La conclusione dello studio (pp. 227-238) è costituita da una densa riflessione sull’itinerario educativo della fede cristiana in ordine alla configurazione a Cristo, tratteggiata sul filo dei versetti di Rm 12,1-2. Dal 2008 al 2014 Benzi è stato direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della CEI, e il taglio kerigmatico-catechistico dei suoi interessi biblici, unito alla sua preparazione tecnica di natura esegetica, è ben evidenziato nella riflessione che chiude il volume.

Il cammino che il Paolo “educatore” propone alle sue comunità parte dalla considerazione del fatto che il referente del suo annuncio è l’adulto in situazione (andrologia paolina). Senza proporre una teoria educativa, Paolo «è il primissimo testimone di un itinerario che il cristiano battezzato deve compiere perché il mistero pasquale del Cristo nel quale è stato immerso possa rilucere in pienezza nella sua vita» (p. 228). Per ricercare un riferimento antropologico e teologico a una teoria dell’educazione e della formazione, Benzi propone di tener presente la lezione di Lonergan. La “pedagogia” paolina presenta per Benzi tre livelli:

1) l’azione costruttiva di un atteggiamento cristiano fedele alla prospettiva biblica;

2) la metafora rigenerativa dell’apostolo nei confronti della comunità (metafora materna e paterna; Paolo parla da “persona” a “persone”);

3) la dinamica configurativa a Cristo così come è delineata da Rm 12,1-2 (“culto razionale”) e sviluppata in Rm 12,1–15,13, capitoli a carattere parenetico/esortativo incentrati sull’amore ad intra e ad extra della comunità.

Alle pp. 239-245 è raccolta la bibliografia su Paolo, costituita dalle opere e dai contributi citati nel corso del volume. Siamo certi che il volume di Benzi potrà concorrere ad una maggior conoscenza, stima e assimilazione della figura e del pensiero di un campione della vita cristiana, l’“apostolo del vangelo”. Un amore e un’accoglienza che superi definitivamente ogni pregiudizio e la conoscenza settoriale e frammentaria elaborata a partire dalla sola lettura “a spezzoni” proposta dalla liturgia.


R. Mela, in SettimanaNews 4 gennaio 2019

La conversione, dopo la misteriosa rivelazione sulla via di Damasco, ha segnato per Paolo una svolta radicale. Il saggio attraversa tutte le sue lettere, facendone emergere le stratificazioni culturali che ne sono alla base: cultura ebraica, greca e latina gli hanno consentito non solo di superare le barriere fra circoncisi e incirconcisi, ma anche quelle fra le diverse nazionalità del grande Impero romano. Confessa di essere stato un ebreo integralista e fondamentalista, ma confessa pure che la fede nel Cristo crocifisso e risorto lo ha rigenerato e lo ha condotto a testimoniare la sua fede a tutte le genti. In un mondo frammentato, in cui gli orizzonti ideali tradizionali erano in crisi come quello imperiale, il suo Vangelo ha trovato ascolto. Paolo non è stato il fondatore del Cristianesimo, come qualcuno ha sostenuto, ma il suo interprete originale.
G. Azzano, in Il Regno Attualità 20/2018, 608