Docente all’Università Pontificia Salesiana, Benzi amplia il suo precedente volume del 2000 con il materiale delle lezioni tenute all’ISSR “Alberto Marvelli” di Rimini. La sua opera non vuole essere una biografia di Paolo né un’introduzione alla sua teologia e neppure riportare l’esegesi di alcuni brani scelti. In ogni caso, viene fornita una sintetica raccolta dei dati riguardanti la sua persona e la sua attività seguendo il filo degli Atti degli Apostoli.
La presentazione di Paolo nel suo contesto storico e culturale (pp. 9-84) abbraccia la descrizione dei suoi viaggi, l’esame del suo duplice rapporto con la cultura ebraica (sinagoghe, Scritture, Legge, Tradizione) e, nello stesso tempo, con la cultura ellenistica nella sua qualità di cittadino romano (di cui Benzi non propone una soluzione precisa per la sua acquisizione). Non mancano indicazioni sulle caratteristiche del suo stato fisico, civile, intellettuale ecc. Sono le notizie fondamentali sulla sua persona, la sua vita con la sua cronologia, le sue caratteristiche culturali e religiose fondamentali.
L’autore raccoglie la parte centrale del suo studio sotto la categoria “vangelo” che, secondo lui, costituisce una cifra riassuntiva del suo pensiero (“Il vangelo di Paolo”, pp. 85-157). Paolo è l’uomo del vangelo. Dell’apostolo si narra per ben tre volte l’incontro decisivo con Cristo nell’evento di Damasco. Il fatto gratuito della salvezza operata da Gesù tramite il dono della sua vita nella morte e risurrezione, trasmesso ai credenti in lui grazie all’azione dello Spirito effuso nei cuori, costituisce il nucleo centrale delle convinzioni di Paolo. Ad esso egli si dedica con tutte le proprie energie intellettuali, affettive ed evangelizzatrici. Il vangelo costituito da Gesù diventa in tal modo il “mio” vangelo, al quale Paolo si sente chiamato e di cui diventa l’evangelizzatore ad ogni costo e a qualsiasi livello culturale, religioso ed etnico. Il suo stile di evangelizzazione è itinerante, unito al lavoro manuale se necessario, gratuito, per non essere confuso con l’attività dei filosofi ambulanti, molti dei quali veri e propri imbroglioni.
Nella terza parte del suo volume (pp. 157-226) Benzi presenta sinteticamente le tredici lettere attribuite a Paolo nella sua corrispondenza con le varie comunità. Oltre alle sette riconosciute unanimemente come autoriali di Paolo (o homologoumena: Rm, 1-2Cor, Gal, Fil, 1Ts, Fm), vengono presentate anche quelle discusse o pseudepigrafiche: le antilegomena (Ef, Col, 2Ts) e le lettere “pastorali”: 1-2Tm, Tt.
La conclusione dello studio (pp. 227-238) è costituita da una densa riflessione sull’itinerario educativo della fede cristiana in ordine alla configurazione a Cristo, tratteggiata sul filo dei versetti di Rm 12,1-2. Dal 2008 al 2014 Benzi è stato direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della CEI, e il taglio kerigmatico-catechistico dei suoi interessi biblici, unito alla sua preparazione tecnica di natura esegetica, è ben evidenziato nella riflessione che chiude il volume.
Il cammino che il Paolo “educatore” propone alle sue comunità parte dalla considerazione del fatto che il referente del suo annuncio è l’adulto in situazione (andrologia paolina). Senza proporre una teoria educativa, Paolo «è il primissimo testimone di un itinerario che il cristiano battezzato deve compiere perché il mistero pasquale del Cristo nel quale è stato immerso possa rilucere in pienezza nella sua vita» (p. 228). Per ricercare un riferimento antropologico e teologico a una teoria dell’educazione e della formazione, Benzi propone di tener presente la lezione di Lonergan. La “pedagogia” paolina presenta per Benzi tre livelli:
1) l’azione costruttiva di un atteggiamento cristiano fedele alla prospettiva biblica;
2) la metafora rigenerativa dell’apostolo nei confronti della comunità (metafora materna e paterna; Paolo parla da “persona” a “persone”);
3) la dinamica configurativa a Cristo così come è delineata da Rm 12,1-2 (“culto razionale”) e sviluppata in Rm 12,1–15,13, capitoli a carattere parenetico/esortativo incentrati sull’amore ad intra e ad extra della comunità.
Alle pp. 239-245 è raccolta la bibliografia su Paolo, costituita dalle opere e dai contributi citati nel corso del volume. Siamo certi che il volume di Benzi potrà concorrere ad una maggior conoscenza, stima e assimilazione della figura e del pensiero di un campione della vita cristiana, l’“apostolo del vangelo”. Un amore e un’accoglienza che superi definitivamente ogni pregiudizio e la conoscenza settoriale e frammentaria elaborata a partire dalla sola lettura “a spezzoni” proposta dalla liturgia.
R. Mela, in
SettimanaNews 4 gennaio 2019