«Un interessante volume del teologo George Augustin, che raccoglie i contributi di un simposio promosso dal Kardinal Walter Kasper Institut nel marzo del 2010. […] I vari contributi, pur partendo dalla situazione religiosa della Germania, sanno comunque affrontare gli elementi centrali della secolarizzazione nelle diagnosi della situazione contemporanea e nelle sue radici vicine e lontane, offrendo così un’analisi che potremmo definire sicuramente sovranazionale ed europea. Il Leitmotiv dei vari contributi è innanzitutto un cambio di mentalità e una coscienza missionaria, che deve essere di tutti i credenti. I vari contributi convergono su alcuni punti basilari per dare un’ossatura solida e un volto chiaro alla nuova evangelizzazione. È interessante notare in primo luogo come venga accettata l’idea di trovarsi nella fase finale di una Chiesa di stampo costantiniano, che deve dunque ripartire di nuovo guardando alla Chiesa delle origini, all’esperienza del catecumenato e alla centralità di Gesù Cristo e del suo vangelo, per divenire innanzitutto una Chiesa evangelizzata, per poi essere una Chiesa evangelizzante. Il discepolato e la missione sono dunque le due facce di una stessa medaglia. Citando la mistica francese Madeleine Delbrêl, atea convertita, di cui è aperto il processo di beatificazione, viene rilanciata con forza la necessità di un impulso missionario di tutti i credenti, basato sulla testimonianza, sull’ecumenismo, sul dialogo interreligioso, sulla gioia e sulla visibilità della Chiesa come luogo dell’esperienza di Dio. La centralità di Dio, della sua trascendenza e dunque dell’aspetto mistico dell’esperienza cristiana, sono un filo rosso che lega i vari i contributi raccolti in questo libro.
"La nuova evangelizzazione è in primo luogo una scuola di preghiera" (p. 38). Lo stesso cardinal Kasper evoca la "mistagogia" rahneriana come via di introduzione dell’uomo contemporaneo al mistero di Dio. La sfida della nuova evangelizzazione è dunque legata alla crisi di fede dei cristiani e della Chiesa, crisi che trova le sue radici nell’oscuramento della trascendenza, per cui bisogna rimettere Dio al centro di tutte le attività e la Chiesa deve riscoprire la sua vera missione, cioè essere la luce di Gesù Cristo, ed essere riconosciuta come il luogo dove si fa esperienza di Dio. Non può, e quindi non deve essere, la nuova evangelizzazione semplicemente una nuova attività della Chiesa, ma una nuova prospettiva della Chiesa stessa. È dunque una chiamata alla conversione, che deve cominciare all’interno della Chiesa. […] Non ci sono giri di parole, né tentavi di delegittimazione, ma i vari autori sono capaci di una profonda e costruttiva autocritica, affrontando le questioni nodali di cui soffre la Chiesa. […] Alla fine del libro, il curatore Augustin, religioso della Società dell'Apostolato cattolico, presenta il proprio fondatore san Vincenzo Pallotti come un modello di nuova evangelizzazione, in una breve e stimolante esposizione. Interessante questa metodologia che inserisce l'agiografia nella riflessione teologica. Questo appare come un suggello che racchiude in sé il messaggio centrale di questo libro: la nuova evangelizzazione è in sostanza un discorso sulla santità».
S. Morini, in
Rivista Teologia dell’Evangelizzazione XVII/33 (2013) 300-302