In breve
Ricostruzione dell’itinerario di vita e di pensiero di uno dei teologi più significativi del nostro tempo e martire in un campo di concentramento nazista. Indispensabile per capire il contesto e la genesi della sua teologia.
Descrizione
A sessant'anni dalla sua tragica morte, la figura di Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) è ancora viva. Il rigore del suo pensiero teologico, la calda irradiazione della sua personalità umana e, soprattutto, la forma con cui ha saputo, in circostanze straordinarie, spingere fino al limite estremo il suo senso di responsabilità cristiana, hanno fatto della sua vita e dell'opera, in questi ultimi decenni, il luogo d'un interesse e di una riflessione che oltrepassano i confini nazionali e confessionali.
Eberhard Bethge – l'amico cui Dietrich indirizzò le Lettere dal carcere – scrittura chiave del pensiero teologico contemporaneo – ne ha scritto una densa biografia – pubblicata nell'edizione originale tedesca nel 1967 e più volte riedita in Germania – che l'Editrice Queriniana ha tradotto nel 1975, in occasione del trentesimo della sua morte (9 aprile 1945).
La "grande biografia" del Bethge non solo ha un alto valore storico per la costruzione d'un periodo intenso della chiesa tedesca e del movimento ecumenico, bensì anche un notevole valore teologico per la ricostruzione del pensiero bonhoefferiano.