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Dal 'Diario' di Padre Piamarta
Pier Giordano Cabra

Dal 'Diario' di Padre Piamarta

Un Santo per i nostri giorni

Prezzo di copertina: Euro 10,00 Prezzo scontato: Euro 9,50
Collana: Fuori collana
ISBN: 978-88-399-3119-1
Formato: 13,5 x 21 cm
Pagine: 224
© 2012

In breve

Introduzione di Rosino Gibellini
Illustrazioni di Giovanni Tabarelli e Gian Maria Ciferri

Un Diario – “ideale”, perché non scritto direttamente dal protagonista – in cui viene riproposto il vissuto umano e spirituale del bresciano Giovanni Piamarta (1841-1913), ricostruendo gli ultimi tre anni di vita del santo. Pagine utili per tutti, specialmente per chi ha una responsabilità educativa.

Descrizione

“Diario ideale”, poiché non scritto direttamente dal “protagonista”, il padre Giovanni Piamarta, e tuttavia “diario reale”, che intende riproporre il vissuto umano e spirituale di un vero santo.
Il “Diario” si fa eco, nei contenuti e nel linguaggio, di una esperienza che conserva tutta la sua attualità: ricostruisce gli aspetti più caratterizzanti degli ultimi tre anni di vita del Santo, dal 1909 al 1912.
Si vengono così a conoscere pensieri, opere e preoccupazioni, le sue iniziative, la sua creatività, la sua profonda vita interiore, la sua apertura pastorale e missionaria, la sua statura di educatore, il suo amore per gli ultimi.
Con la canonizzazione, che ne riconosce la santità, Giovanni Piamarta entra ora nella grande memoria della Chiesa universale.
Pagine belle, utili per tutti, specialmente per chi ha responsabilità educativa.

Commento




Recensioni

Non si tratta, va subito detto, di un diario autografo scritto direttamente dal santo, visto anche che lui non teneva diari. L'A. offre, invece, la ricostruzione di un possibile diario «ideale» che presenta, sotto forma di racconto in prima persona, il vissuto umano e spirituale del santo. In particolare ricostruisce gli aspetti più caratterizzanti dei suoi ultimi tre anni di vita. Non per questo, però, si tratta di «invenzioni» dell'A. Le fonti della narrazione sono le lettere e gli appunti di Piamarta, le testimonianze sul suo conto, le realtà che lui ha messo in piedi. In ogni caso, le parole proprie del santo vengono riportate sempre tra virgolette. Solido educatore, sempre proteso verso gli ultimi, ha speso la sua vita in particolare per la gioventù. Per Piamarta, pochi ma fondamentali devono essere i punti fermi nella educazione personale: essere seri e capaci nel lavoro; prepararsi anche attraverso lo studio; formarsi un carattere forte e una sana coscienza; non perdere mai il senso di onestà; garantirsi una solida formazione religiosa; rifiutare la mediocrità come progetto di vita, consapevoli che siamo chiamati alla santità. Pur proiettato in un'attività pastorale quotidiana davvero impegnativa, Piamarta ha sempre curato la sua vita interiore, dimostrando un'insolita capacità di conciliare preghiera e lavoro. Fondamentale, per lui, era soprattutto la celebrazione eucaristica. La sua spiritualità trae spunto dalla vita e dagli scritti di vari santi, che lui considera suoi «maestri», tra i quali: Paolo di Tarso; Ignazio di Loyola; Teresa d'Avila; Francesco Saverio; Luigi Gonzaga; Francesco di Sales; Alfonso Maria de' Liguori; Filippo Neri, modello per gli educatori, cui dedica la chiesa della sua opera. È lettore assiduo di un classico come l'Imitazione di Cristo e ha una particolare devozione al Cuore di Gesù e a Maria. Di lui colpiscono, poi, l'ospitalità, la convivialità, il senso di gratitudine generale, la cieca e continua fiducia nella Provvidenza.

G. Esposito, in La Civiltà Cattolica 3900 (15 dicembre 2012) 632-633