«Il volume, che fa parte di un coraggioso progetto dell'editrice bresciana Queriniana modulato sulla collana tedesca delle Dietrich Bonhoeffer Werke, raccoglie una massa molto variegata di "scritti scelti" che si aprono con una sorprendente letterina alla nonna Julie, che il nipote scrive da una cittadina balneare del Baltico quando era ancora dodicenne, ma che proseguono con testi di notevole spessore teorico. Si ha, così, l'occasione non solo di ricostruire il profilo biografico degli anni della giovinezza, fino al 1933, ma anche di seguire l'itinerario personale, spirituale e teologico di Bonhoeffer. [...]
Siamo di fronte, dunque, a una massa molto variegata di scritti che oscillano dalla più diritta e appassionata opera pastorale (sermoni, meditazioni, catechesi, relazioni per giovani; c'è anche una breve e deliziosa omelia in occasione di un servizio religioso per i bambini) fino a saggi di analisi critica, di riflessione sistematica, di attualità etico-sociale, il tutto collocato entro accurate coordinate cronologiche e ambientali che permettono di ricomporre l'evoluzione del pensiero del futuro autore di Resistenza e resa. Diventa, in questa linea, significativo il corso accademico sull'"essenza della Chiesa", una serie di ottantotto fogli manoscritti, raccolti da un alunno a Berlino, così come lo è l'altra serie di lezioni sulla cristologia ove appare la nota formula del "Cristo presente pro me", ma si aprono anche squarci di grande suggestione, compreso quello sul Cristo storico.
Affascinante è l'articolo intitolato "Venga il tuo Regno! La preghiera della comunità per il Regno di Dio in terra", ove si scoprono in germe molti nuclei fondanti della teologia bonhoefferiana e dove si manifesta l'incisività dei suoi aforismi [...].
Particolarmente preziosi poi sono alcuni testi che compaiono per la prima volta in italiano: è il caso dell'ampio studio sul tema dello "Spirito Santo in Lutero", un lavoro seminariale di ardua lettura nel suo impianto generale, ma anche nell'acribia dei dettagli; oppure è l'occasione di esaminare in sinossi le due versioni della cosiddetta "Confessione di Bethel", che affronta la questione ebraica in rapporto alla Chiesa [...].
Tutto questo fa comprendere quanto sia benemerita l'impresa di mettere a disposizione del lettore italiano l'intera opera di uno dei più originali teologi del Novecento, nonostante la sua breve parabola biografica. Il merito va innanzitutto ad Alberto Gallas, il nostro maggiore interprete bonhoefferiano, morto prematuramente nel 2003, la cui opera è continuata dall'attuale curatore Alberto Conci. Rimaniamo ora in attesa del secondo tomo che raccoglierà i testi e i documenti del teologo tedesco dal 1933 al 1945 e che costituirà il decimo volume dell'intera edizione critica bonhoefferiana italiana».
G. Ravasi, in
Il Sole 24 Ore del 25 gennaio 2009, 27