In breve
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’Autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’Autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
Descrizione
Secondo l’Autore di quest’opera, l’esegesi come inesperto parlare di esperienze estranee deve cessare. L’interpretazione razionalista della Bibbia, che disprezza i sentimenti, i desideri, i presagi e le intuizioni dell’anima, deve finire. L’odierna psicologia del profondo ha infatti mostrato a sufficienza di quale vitale importanza siano i messaggi inviati dalla psiche, e con quanta intensità tali messaggi alludano alla dimensione trascendente. In questo secondo volume Drewermann continua la sua investigazione, analizzando i racconti di miracoli, i racconti di apparizioni e di vocazioni, le profezie e le apocalissi, i racconti storici e le parabole.
«Anche se di fronte a certi passi non possiamo non reagire con la critica più decisa, il materiale offerto è così ricco, così stimolante, così promettente per l’esperienza religiosa, che nessun esegeta e nessuno che si occupi di spiritualità può ignorare quest’opera importante e innovativa» (J. Sudbrack, sj, in Geist und Leben).