In breve
In una società che venera il corpo giovane, avvenente, in piena efficienza, la fede predica l’accoglienza del limite e della vulnerabilità, mostrando il corpo come luogo di manifestazione della salvezza. Un’appassionante rilettura del vangelo, ma anche un’analisi delle guarigioni miracolose, del rapporto tra malattia e peccato, dello statuto del corpo in liturgia.
Descrizione
La guarigione interessa tutti ma non appartiene a nessuno. È benefica ma misteriosa. Obbliga i cristiani a considerare il corpo come luogo di manifestazione della salvezza. Mentre la società venera il corpo giovane, bello, efficiente e tenta di escludere i corpi non conformi a tale modello, la fede mostra il corpo come un modo d’accoglienza della vulnerabilità.
La Chiesa è consapevole di ricevere la salvezza da un corpo che non è guarito, il corpo crocifisso di Cristo. Alla luce della croce, l’eucaristia e l’unzione degli infermi appaiono come i sacramenti che accompagnano il corpo, che non può evitare la morte ma che è destinato alla risurrezione. La Chiesa si identifica con il corpo di Cristo, corpo sociale in costante restaurazione.
In questo saggio fondamentale sulla guarigione dei corpi, Christelle Javary non esclude alcun aspetto del fenomeno quale si presenta oggi ai cristiani: un’appassionante rilettura del Vangelo, ma anche un’analisi delle guarigioni miracolose a Lourdes, dei fenomeni di guarigioni nei gruppi di preghiera carismatici, del rapporto tra malattia e peccato, tra guarigione e grazia nella guarigione interiore, dello statuto del corpo nella liturgia.