«L'Autore mette in risalto la "via dell'amore" che trova riscontro anche nei mistici musulmani. In definitiva, per il fedele, sia cristiano che musulmano, "l'uomo è opera delle mani di Dio, creato a sua somiglianza e destinato a ritornare a lui" (p. 172). Questa comune vocazione costituisce, dunque, un'eguaglianza basilare fra tutti gli esseri umani, al di là delle differenze di razza, di posizione sociale e di religione. Su questa base si può costruire sia la collaborazione tra credenti, sia il rispetto per le persone, perché l'essere umano non può mai diventare mezzo per raggiungere un fine. Con tale appello, di sapore kantiano, si conclude questo pratico e chiaro volume, arricchito da una buona bibliografia in lingua italiana, che permette ulteriori approfondimenti su di un tema cruciale per il nostro futuro».
L. Dal Lago, in
CredereOggi 179/5 (2010) 111s.