Descrizione
Il ricordo di giovani, portati alla morte da una malattia incurabile, genera in ognuno di noi paura, rifiuto, compassione... Ma questo ricordo può anche lasciare in noi una traccia profonda e incisiva quando noi sappiamo scoprire che il loro insegnamento, fatto non soltanto di parole, orienta e feconda il nostro autentico cammino.
Luciano Silveri, nel suo «rapporto con l’ospedale» ha conosciuto parecchi di questi giovani passati nel crogiuolo della sofferenza e ne è diventato amico. Alcune di queste storie sono raccolte in questo volume che risulta un «vademecum» per ogni uomo, destinato a vivere nelle continue contraddizioni della vita.
Nelle storie di questi giovani l’autore fa scoprire come «la malattia sia stata per loro una sorta di corso accelerato nella maturazione del loro rapporto con se stessi e con la realtà, una maturazione alla morte conseguente ad una maturazione alla vita, in cui la morte si inserisce come esperienza significativa e non contraddittoria».