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Vescovi e presbiteri in una Chiesa sinodale
Giacomo Canobbio

Vescovi e presbiteri in una Chiesa sinodale

Prezzo di copertina: Euro 9,00 Prezzo scontato: Euro 8,55
Collana: Passi di sinodalità
ISBN: 978-88-399-4204-3
Formato: 12,7 x 20,3 cm
Pagine: 96
© 2025

In breve

Con la collaborazione di Luca Garbinetto

«Auspico che questa collana favorisca la costruzione di una Chiesa sinodale e in uscita missionaria; che promuova non solo la comprensione della sinodalità, ma anche la sua esperienza pastorale» Papa Francesco

Un sussidio originale che illustra in modo pratico e innovativo la funzione di vescovi e presbiteri nei sinodi diocesani.

Per ripensare i soggetti istituzionali, affinché ampi processi sinodali si attuino efficacemente nella Chiesa.

Descrizione

La partecipazione a sinodi e concili ecumenici è stata normalmente riservata, in antico, ai soli vescovi. Il concilio Vaticano II, però, chiarisce che tutti i battezzati sono soggetti attivi nell’edificazione della Chiesa. Ecco perché papa Francesco ha previsto che tutti i fedeli debbano essere rappresentati nelle diverse assemblee nelle quali si decidono i percorsi della missione. Come si configura, allora, la funzione dei ministri ordinati rispetto a quella degli altri fedeli? E come si modifica il rapporto tra vescovi e presbiteri in un contesto sinodale?
Per rispondere a questa e altre domande, un esperto come Giacomo Canobbio presenta, nella prima parte del libro, i processi sinodali grazie ai quali la Chiesa si costruisce, a livello tanto locale quanto universale. Affrontando con realismo le questioni aperte, l’autore suggerisce come ripensare il rapporto tra il vescovo e la sua Chiesa, quindi, tra il presbitero e la sua comunità. Vescovi e presbiteri, in una Chiesa sinodale, svolgendo il loro ministero, possono sperimentare e mostrare che effettivamente sono a servizio della crescita dei fedeli.
Nella seconda parte del libro Luca Garbinetto inizia a uno stile sinodale, sia avanzando proposte di riflessione su atteggiamenti e resistenze personali, sia fornendo degli spunti per considerare nel concreto le interazioni fra soggetti istituzionali come il vescovo e i presbiteri.

Recensioni

Nei mesi scorsi l’editrice Queriniana ha avviato una collana, Passi di sinodalità, con l’intento di «offrire una serie di libri brevi, scritti da esperti, che uniscano una seria riflessione teologico-sistematica essenziale su diversi aspetti della sinodalità a suggerimenti operativi, per la riflessione personale e per il rinnovamento pastorale, che permettano così di diventare una Chiesa sinodale» (p. 7).

A queste caratteristiche risponde il volume Vescovi e presbiteri in una Chiesa sinodale (pp 92, euro 9), opera di monsignor Giacomo Canobbio, in passato vicario episcopale nella diocesi di Brescia e docente di teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

Il testo muove da alcuni dati storici e dalla convinzione un tempo assodata che «solo chi ha ricevuto il sacramento dell’ordine ed è dotato di sacra potestas può legiferare» (p. 15). Se san Paolo VI istituì nel 1965 il Sinodo dei vescovi per aiutarlo nel suo ministero petrino, papa Francesco nel 2022 per designare un organismo della curia romana eliminò il complemento di specificazione dei vescovi, cosicché oggi si parla di segretaria generale del sinodo. «La trasformazione può denotare un allargamento della base decisionale, ma può anche riproporre l’idea che alla fine è il papa a decidere tutto» (p. 26).

Il libro rileva poi che «i cosiddetti organismi di partecipazione/comunione ecclesiale non hanno funzionato a causa di stili autoritari di leadership sia nelle diocesi sia nelle parrocchie, per non dire dei movimenti ecclesiali» (p. 44). Occorre invece che «vescovi e presbiteri non abbiano sempre la pretesa di dire l’ultima parola su tutto e, se la devono dire, questa dovrebbe essere frutto della sintesi di quanto hanno imparato dal popolo» (p. 52).

La conclusione è che «il sinodo, nelle sue varie forme, non è la vita normale della Chiesa: ne è solo la manifestazione performativa. Alla fine, ciò che conta non è il sinodo, ma lo stile sinodale» (p. 61). Nella seconda parte dell’opera il religioso Luca Garbinetto, docente presso l’Istituto Superiore per Formatori di Roma, con alcune schede, riflessioni e domande stimola l’approfondimento e la discussione da vivere, ça va sans dire, in stile sinodale.


F. Casazza, in La Voce n. 34 (2 ottobre 2025) 13

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