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Nuovo Corso di Teologia Morale vol. 3. Teologia morale sessuale e familiare
Martin M. Lintner

Nuovo Corso di Teologia Morale vol. 3. Teologia morale sessuale e familiare

Una prospettiva di etica relazionale

Prezzo di copertina: Euro 79,00 Prezzo scontato: Euro 75,00
Collana: Grandi opere
ISBN: 978-88-399-2423-0
Formato: 17 x 24 cm
Pagine: 800
© 2024

In breve

Con un contributo di Gaia De Vecchi

Un monumento a quel chiarimento che oggi è possibile, anzi necessario e doveroso.

Sviluppi storici, fondamenti biblici, prospettive attuali: un manuale autenticamente postconciliare, per rispondere alle sfide dell’oggi.

Descrizione

La morale sessuale e la dottrina matrimoniale della Chiesa cattolica sono realtà in costante evoluzione. Per affrontare il compito del loro rinnovamento, è necessario innanzitutto volgere uno sguardo accurato alla storia, che mostri come la Chiesa si sia sempre sentita autorizzata a reagire volta per volta in modo creativo alle esigenze e provocazioni dell’epoca.
Riguardo, poi, a ogni sviluppo, la domanda decisiva rimane questa: esso aiuta a comprendere in modo più profondo l’evento attestato dalla sacra Scrittura (e specialmente dai vangeli) e a rispondervi in modo più efficace? Ecco allora che il presente manuale fornisce, in secondo luogo, una dettagliata rassegna dei fondamenti biblici, in cui vengono analizzate in particolare le intuizioni dell’esegesi femminista. In terzo luogo, tenendo conto delle sfide attuali – gli sviluppi sociologici, le scoperte delle scienze naturali e delle scienze umane, l’esame critico degli studi di genere, ma anche lo scandalo degli abusi sessuali –, vengono elaborati aspetti e criteri di una rinnovata etica della sessualità, delle relazioni e del matrimonio. Lintner prolunga la linea del cambio di paradigma impresso alla morale cattolica dal Vaticano II e vi integra gli sviluppi dottrinali del pontificato di papa Francesco.

Recensioni

Iniziamo con l’affermare che gli autori di “Teologia morale sessuale e familiare. Una prospettiva di etica relazio­nale” (Queriniana, Brescia, 2024) sono due voci auto­revoli in materia. Martin M. Lintner, sudtirolese, classe 1972, è membro della Con­gregazione dei Servi di Ma­ria, ha studiato nelle facoltà di teologia cattolica di In­nsbruck e di Vienna, oltre che a Roma. Già presidente della Associazione europea di teologia cattolica (2013-2015); attualmente preside allo Studio teologico acca­demico di Bressanone non è la prima volta che si ci­menta con la teologia morale sessuale e familiare. In ita­liano ha pubblicato, fra l’al­tro: “La riscoperta dell’eros” (EDB, Bologna 2015) e “Cin­quant’anni di Humanæ vi­tae” (Queriniana, Brescia 2018). Gaia De Vecchi, mi­lanese, classe 1973, ha con­seguito i suoi titoli presso la FTIS di Milano e la Ponti­ficia Università Gregoriana di Roma. La sua esperienza di docenza è ampia e per­corre tutta l’Italia. Attual­mente è impegnata presso l’Università Cattolica del Sa­cro Cuore; membro del­l’ATISM, fa parte del comitato di redazione di “Moralia”.

Il quesito fondamentale al quale intende rispondere il ponderoso volume (pag. 799) potrebbe essere for­mulato così: sarebbe possi­bile pensare ad un rinno­vamento dell’insegnamento della Chiesa su sessualità, rapporto di coppia e famiglia nel flusso della tradizione e nel ritorno consapevole ai messaggi fondamentali della Scrittura?

Martin M. Lintner – corri­sposto in un orizzonte di complementarità, come completezza, da un originale contributo di Gaia De Vecchi nella prospettiva di teologia morale di genere – propone il passaggio da una morale tendenzialmente compresa come un limite alla libertà, in quanto ritenuta fondata su ordini e divieti, verso un’etica relazionale, senza che il fondamento normativo e l’etica delle virtù siano chiamate ad entrare in un conflitto sterile che genere­rebbe solo inutili contrap­posizioni.

Si tratta di un volume denso e serio che parte dagli svi­luppi storici dell’insegna­mento della Chiesa su ma­trimonio, sessualità e amore – precisamente dal giudai­smo ellenistico sino all’at­tualità di Papa Francesco – per sviluppare successiva­mente i fondamenti biblici e giungere, nella terza parte, al momento nel quale il teo­logo illustra gli aspetti si­stematici di una proposta etica della sessualità pensata in modalità relazionale.

Siamo di fronte a riflessioni prototipo e capaci di pro­posta nelle quali si sostiene una transizione da una mo­rale sessuale basata su nor­me morali intese al modo del diritto positivo e, per tal ragione, riguardanti la ma­terialità della condotta, a un’etica sessuale fondata sulle virtù configurantesi come un’etica relazionale di responsabilità. Così presen­tata l’autore è convinto che la sua proposta sia adegua­tamente connessa, contem­poraneamente, con la tra­dizione e lo sviluppo dot­trinale della Chiesa Cattolica.

Offerta tale proposta, oc­corre chiedersi quali siano le perizie essenziali, sotto il profilo etico, doverosa­mente imprescindibili, per consentire un esercizio re­sponsabile della sessualità capace di sostenere una pro­gettualità esistenziale fina­lizzata al servizio del Regno di Dio. Padre Lintner men­ziona e sollecita una serie di competenze religiose, co­municative, sociali, inter­culturali, identitarie, me­diatiche aventi come obiet­tivo quello di realizzare re­lazioni autentiche, ordinate e giuste. Si tratta di un testo genuinamente postconcilia­re capace, innanzitutto, di formulare in modo corretto e senza ambiguità le do­mande poste dalle sfide odierne.


G. Lodigiani, in Il Ticino 24 gennaio 2025, 29

È possibile pensare a un rinnovamento dell’insegnamento della Chiesa su sessualità, rapporto di coppia e famiglia nel flusso della tradizione e nel ritorno consapevole ai messaggi fondamentali della Scrittura? Martin Lintner, padre servita, già presidente dell’Associazione europea di teologia cattolica (2013-2015) e dell’Associazione internazionale di teologia morale (2017-2019), propone il passaggio da una morale fondata su divieti e comandamenti a un’etica della relazione, senza che «fondamento normativo e etica delle virtù» debbano entrare in contrapposizione.

Una tesi sviluppata nel nuovo manuale di Teologia morale sessuale e familiare. Una prospettiva di etica relazionale (Queriniana, pagg.799, euro 79). Un testo impegnativo che parte dagli sviluppi storici dell’insegnamento della Chiesa su matrimonio, sessualità e amore – dal giudaismo ellenistico a papa Francesco – per passare poi ai fondamenti biblici e a una terza parte in cui il teologo illustra gli aspetti sistematici «di una rinnovata etica della sessualità e della relazione», che sono poi le pagine più originali e propositive, in cui si invoca «il passaggio da una morale sessuale basata sulle norme a una morale sessuale intesa come etica della relazione fondata sulle virtù».

Si arriva così a una proposta sistematica di un’etica della relazione orientata alle virtù, in cui sessualità, rapporti di coppia e matrimonio sono considerati sotto l’aspetto della vulnerabilità e di un’etica relazionale della responsabilità.

Lintner non ha dubbi sul fatto che la proposta possa collegarsi «alla tradizionale secolare dello sviluppo dottrinale della Chiesa». In questa prospettiva sottopone a riflessione critica le condizioni per considerare indissolubile il matrimonio. E, infine, si dice favorevole a slegare l’unione canonica tra il patto matrimoniale dei battezzati e il sacramento, secondo la logica istituzionale affermata dal concilio di Trento con il decreto Tametsi (1563). Un tema che è anche al centro di un progetto di ricerca portato avanti dal Pontificio Istituto Teologico “Giovanni Paolo II” in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense che ha come obiettivo quello di “congedarsi” da alcuni accenti del magistero tridentino, in particolare la predominanza del registro etico (sposarsi pubblicamente per evitare l’adulterio) e giuridico (la coincidenza tra sacramento e contratto).

Ma quali sono le competenze morali necessarie per consentire una pratica responsabile della sessualità e promuoverne l’integrazione in un progetto di vita? Il teologo richiama competenze identitarie, comunicative, specifiche, sociali, interculturali e religiose, mediatiche. C’è poi la virtù della castità, spesso confusa con la continenza sessuale, mentre va intesa come «l’integrazione e la pratica di un esercizio responsabile della sessualità nel contesto della propria forma di vita personale». E quindi con l’obiettivo di realizzare relazioni autentiche, armoniche e appropriate. Padre Lintner, tra i tanti argomenti affrontati, parla anche delle unioni tra persone dello stesso sesso, gender, poligamia e poliamore.

Di grande originalità infine il contributo al femminile di Gaia De Vecchi nella prospettiva di teologia morale di genere.


L. Moia, in Avvenire 11 novembre 2024

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