Transumanesimo: tema scottante di indubbia attualità che esige un saggio discernimento.
Dominique Folscheid è docente emerito di filosofia morale e politica all’Università Parigi Est, da più di vent’anni insegna etica biomedica nella capitale francese. Anne Lécu è una suora domenicana, lavora come medico in un carcere francese di massima sicurezza. Scrive su temi di spiritualità, raccontando come lenire le ferite dell’umano. Brice De Malherbe è un prete e teologo, laureatosi a Sciences Po (Parigi), è esperto di etica biomedica e lavora per portare una prospettiva di tipo teologico in questo campo.
L’editrice Queriniana traduce dal francese (a cura di Vincenzo Salvati) e pubblica questo testo che affronta il tema del transumanesimo da diverse prospettive, per rispondere alle domande poste oggi da questa tendenza sociale e culturale tanto decisiva quanto affascinante.
«In quale momento – si domandano i tre Autori nell’Introduzione – la lotta contro la sofferenza e la malattia cambia di natura per diventare una lotta contro la finitudine umana? Ecco le domande concrete che pone oggi lo sviluppo della tecnoscienza. All’estremo, la lotta contro la finitudine umana si è incarnata in una corrente di pensiero: il transumanesimo».
Il testo è strutturato in 4 capitoli: 1. Un’ideologia del nostro tempo. 2. Fondamenti intellettuali del transumanesimo. 3. Critica e resistenza. 4. Un po’ di incarnazione non fa male.
«Ciò che è in gioco in questa utopia transumanista – evidenziano i tre Autori – è la condizione incarnata e dunque finita dell’uomo. La realizzazione di questa utopia è auspicabile? Coloro che la difendono non la pensano in termini di utopia ma di mutazione».
G. Ruggeri, in RecensionediLibri.it 30 ottobre 2021