Franz Dünzl conclude così il suo saggio Storia del dogma cristologico nella Chiesa antica: «Nell’orizzonte della visione del mondo di oggi, la fede nell’incarnazione di Dio è una garanzia che la nascita dell’intero universo è voluta e sostenuta da Dio, accettata nell’incarnazione della sua Parola eterna, e che neppure una scintilla della nostra piccola vita si perde nelle tenebre dello spazio, ma viene salvata con il cosmo, qualunque sia il nostro destino».
Una lucida esposizione della speranza, espressa in termini assolutamente contemporanei. Il deciso rifiuto di ogni forma di nichilismo o di riduzionismo. Insieme all’accettazione e il riconoscimento dell’annuncio.
S. Valzania, in
L’Osservatore Romano 14 settembre 2024