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La fonte dell’evangelizzazione
Guido Benzi, Gustavo Cavagnari, Xavier Matoses (a cura di)

La fonte dell’evangelizzazione

Fondamenti, ambiti ed esperienze di pastorale biblica

Prezzo di copertina: Euro 18,00 Prezzo scontato: Euro 17,10
Collana: Introduzioni e trattati 47
ISBN: 978-88-399-2197-0
Formato: 16 x 23 cm
Pagine: 208
© 2018

In breve

«Si tratta di instaurare una alleanza tra la parola di Dio e gli esseri umani ai quali essa è rivolta: una alleanza personale tra Parola e umanità, grazie alla quale ogni agire della chiesa può diventare profondamente biblico» (Dalla Prefazione di Luca Mazzinghi).

Descrizione

Il volume si interroga sul binomio Bibbia-Pastorale. Intende cioè riflettere sul rapporto tra scienze bibliche e scienze teologico-pratiche, elaborando al contempo una proposta di pastorale giovanile. E adotta un essenziale approccio fondativo, allo scopo di consolidare i presupposti teorici e i criteri orientativi di questa dimensione della pastorale.
Raccogliendo questa sfida decisiva, il libro si avvale delle intuizioni e delle proposte di svariati specialisti, che fanno qui confluire i loro contributi dal profilo interdisciplinare sulla pastorale biblica.
In una prima parte, il lavoro offre anzitutto delle riflessioni sui fondamenti di questa dimensione della pastorale. La seconda parte del volume, più specificamente interdisciplinare, si interroga sui tre ambiti principali della pastorale biblica. Nella terza e ultima parte si presentano, infine, diverse esperienze di pastorale giovanile con la Bibbia, cercando volta per volta di approfondire i fondamenti che ne determinano la logica e la struttura.
Un’opera rigorosa sul ruolo della Bibbia nella pastorale, che in più offre esperienze ed esempi pratici di una pastorale giovanile incentrata sulla parola di Dio.

Recensioni

«La sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione. Pertanto, bisogna formarsi continuamente all’ascolto della Parola. La chiesa non evangelizza se non si lascia continuamente evangelizzare. È indispensabile che la Parola di Dio “diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale”»: da questo passaggio di Evangelii gaudium (n. 174) è stato tratto il titolo del volume qui considerato. L’espressione – fonte dell’evangelizzazione – è efficace, ma il suo utilizzo in riferimento alla Scrittura è una novità: gli autori ricordano infatti come il Concilio abbia riservato questa definizione all’eucaristia. D’altro canto, le due realtà vivono in un rapporto intrinseco, delineato attraverso il riferimento a Sacrosanctum Concilium, n. 10 e Presbiterorum ordinis, n. 5. Tale «rapporto diretto tra Parola annunciata e sacramentalmente celebrata» (p. 15), e quindi l’intimo legame con l’eucaristia, consentono di sostenere che «dalla Parola “ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata” (EG 174) promana tutta l’azione evangelizzatrice della chiesa» (p. 16).

Il libro ha una genesi mista, nasce sulla scia di due importanti esperienze accademiche e di precise esigenze pastorali: in primo luogo riporta, rielaborandoli, alcuni interventi proposti durante la settimana di studio organizzata dall’Istituto di teologia pastorale della Facoltà di Teologia dell’UPS, dal 22 al 26 maggio 2017, dedicata alla riflessione sul binomio Bibbia-pastorale con particolare riguardo alla pastorale giovanile; si avvale inoltre di altri contributi offerti durante il VII Congresso mondiale dell’Associazione biblica salesiana (Gerusalemme, 21-27 agosto 2016), nel quale tra l’altro «sono state presentate alcune esperienze riuscite e consolidate di pastorale biblica con giovani con le medesime questioni e intuizioni: è necessario un approfondimento sul senso e sulle condizioni che possano rendere la pastorale veramente animata dalla Bibbia e, per contro, gli studi biblici veramente indirizzati al fine ultimo di servire la chiesa nel suo impegno di evangelizzazione» (p. 11).

Scopo del lavoro è quindi contribuire a promuovere, in quanti sono impegnati a livello pastorale, un salto di qualità nei paradigmi di riferimento, che consenta di intendere la Bibbia non come l’oggetto di una pastorale (la pastorale biblica, affidata a pochi specialisti), ma come latrice di una Parola che è essa stessa soggetto di tutta la pastorale; «questo implica che, indipendentemente dal “settore”, tutte le persone coinvolte nella pastorale dovrebbero pensare come animare biblicamente il proprio servizio» (p. 18).

Il percorso scelto si snoda lungo tre direttrici, che strutturano le sezioni di cui si compone l’opera. La prima – Fondamenti – nasce dalla constatazione che, mentre si moltiplicano le pubblicazioni relative ad attività pastorali con la Bibbia, scarseggiano gli studi «dedicati a fondare questa dimensione della pastorale» (p. 11). Tentano, almeno in parte, di ovviare a tale carenza i primi tre contributi: Xavier Matoses propone un approfondimento su Bibbia e pastorale. Un’alleanza organica? Il punto di partenza può sembrare scontato: l’atto di leggere è alla base del contatto del cristiano con la Bibbia. Per questo la condizione di alfabetizzazione generalizzata in Occidente, uno degli elementi inauditi dell’attuale contesto storico, sollecita una decisa azione di rinnovamento nell’animazione biblica della pastorale: la Bibbia infatti è un testo ‘pericoloso’ che chiama a conversione e che chiede di essere sempre di nuovo presentato nella sua radicalità, in forme e linguaggi adeguati al presente. Pur nella dichiarata natura fondativa, questo articolo si chiude con una proposta pratica di lettura dei testi sacri. Il secondo contributo, di Guido Benzi, analizza I presupposti per una pastorale biblica, ossia il presupposto ontologico, il presupposto ermeneutico, il presupposto pedagogico, il presupposto relativo all’identità sacramentale della Parola di Dio. I quattro presupposti sono analizzati singolarmente, anche se ne vengono sottolineati l’intreccio dinamico e la circolarità. A chiudere, Dionisio Candido propone La parola di Dio come sacra Scrittura. Il compito dell’Apostolato biblico nella pastorale biblica; tre sono le sfide che emergono, e che vanno decisamente colte: quella della paradossalità della Parola di Dio, della sua dimensione letteraria, infine la sfida a mostrarne la natura anti-ideologica.

La seconda sezione – Ambiti – è più specificamente interdisciplinare ed è introdotta da Rossano Sala che avvicina il rapporto Bibbia, pastorale, giovani. “Lampada sui miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 119,105). A seguire, Elena Massimi affronta l’ambito liturgico con il testo Pastorale biblica e pastorale liturgica in dialogo. Infine Cesare Bissoli parla di Bibbia e catechesi. La sezione conclusiva – Esperienze – è dedicata a descrivere e approfondire quattro realtà specifiche di pastorale giovanile in cui la Bibbia è protagonista. Vengono presentate La scuola della Parola del card. Carlo Maria Martini. “Dare” la Parola di Dio ai giovani (Corrado Pastore), I giovani e la parola di Dio a Taizé (Morand Wirth), La Bibbia come role play: esperienze in atto (Alessandro Zavattini), I X comandamenti e i 7 segni del vangelo di Giovanni. Catechesi bibliche per la formazione dei giovani (Xavier Matoses).

La sintesi finale è affidata a Gustavo Cavagnari che, a partire dai presupposti teologici e dalle scelte pedagogiche emerse, rileva come un’autentica pastorale biblica costituisca «un approccio alla vita delle comunità cristiane concrete, e alle forme storiche del loro accostarsi alla Bibbia, per discernere le particolarità, delineare una loro giusta conformazione e procedere secondo un piano definito. In questo senso pare giusto l’obiettivo proposto dal papa per la pastorale biblica: verificare che nelle comunità cristiane “si abbia realmente a cuore l’incontro personale con Cristo che si comunica nella sua Parola” (VD 73)» (p. 193). La deriva che il libro, e prima ancora le riflessioni che lo hanno generato, intende contrastare consiste nella tendenza a sviluppare una pastorale biblica settoriale, concentrata solo sul testo, che tende a risolversi nell’organizzazione di qualche incontro sulle Scritture in questa o quella comunità, efficace a livello conoscitivo ma priva della capacità di innervare concretamente la vita dei cristiani.

Il lavoro, di facile lettura pur nella qualità dei contributi, non ha pretese di scientificità in senso stretto, ma offre spunti interessanti e rappresenta un valido strumento per l’azione pastorale corrente.


A. Steccanella, in Studia Patavina 2/2020, 346-348

Il volume che presentiamo nasce da un’iniziativa dell’Istituto di teologia pastorale della Facoltà di teologia dell’Università Pontificia Salesiana, che nel 2017 ha organizzato una settimana di studio sul tema indicato nel titolo e sottotitolo del libro. L’obiettivo primario era quello di cominciare a riflettere sul binomio tra Bibbia e pastorale, sia dal punto di vista del rapporto tra scienze bibliche e scienze teologico-pratiche, sia nella prospettiva di una proposta di pastorale giovanile.

I motivi d’interesse del presente volume sono numerosi; limitandoci a indicare quello che per noi è più importante, possiamo menzionare il fatto che il testo studia la relazione tra la parola di Dio e l’azione pastorale della chiesa, cercando di elaborare uno statuto epistemologico per la pastorale biblica. Molto spesso la pastorale biblica, nella forma di settimane bibliche, incontri di formazione, riviste di divulgazione ecc., è avvertita dai biblisti come meno significativa dell’attività accademica o della pubblicazione di testi di carattere scientifico; inoltre, le facoltà teologiche e gli istituti superiori di scienze religiose non prevedono, in genere, corsi di introduzione alla dimensione pastorale della Bibbia.

Di qui l’importanza del volume, che, nella sua prima parte, intitolata «Fondamenti», cerca, appunto, di delineare lo statuto epistemologico della pastorale biblica, che non può essere meramente compresa come un’esegesi più semplice, meno tecnica. Anche le altre due parti del volume sono parimenti interessanti. Infatti, nella seconda parte, «Ambiti», vengono esplorati tre campi dell’azione pastorale della chiesa: il mondo dei giovani, la liturgia e la catechesi. Nella terza parte, infine, vengono presentate delle «Esperienze», diverse tra loro, ma comunque significative.

Questo libro non intende affrontare la tematica indicata in modo esaustivo, ma dare inizio a una riflessione, utile e necessaria, che proseguirà nel tempo, producendo sicuramente frutti apprezzabili.


D. Scaiola, in Parole di Vita 4/2020, 56-57

Il volume che recensiamo, curato dai proff. G. Benzi, G. Cavagnari e X. Matoses, è il frutto di una settimana di studio organizzata dall'Istituto di Teologia pastorale della Facoltà di Teologia dell'Università Pontificia Salesiana, strutturata in termini di Visiting Lecturers (22-26 maggio 2017). Tra i relatori, il prof. Dioniso Candido, biblista e responsabile del settore «Apostolato biblico» dell'Ufficio Catechistico della CEI, ed altri docenti del curricolo di Licenza in Teologia pastorale giovanile. Il testo raccoglie la sfida di chiarire il rapporto tra Bibbia e pastorale, sia nella ricerca di un'alleanza feconda tra le scienze teologiche e quelle umane, in particolare tra le scienze bibliche e quelle dell'educazione, sia in prospettiva di una concreta ed efficace proposta di pastorale giovanile.

Il volume si articola in tre parti semplici e lineari e presenta alcune riflessioni interdisciplinari su temi specifici della pastorale biblica. La prima sezione, dedicata ai fondamenti, prende in esame l'epistemologia della pastorale biblica. La seconda parte si occupa, con approccio più specificatamente in terdisciplinare, degli ambiti della pastorale biblica. Nell'ultima parte si prendono in esame alcune esperienze di pastorale giovanile con l'uso della Bibbia, mettendone in evidenza i presupposti teorici e i criteri operativi.

La sezione dei fondamenti si apre con l'articolo del prof. X. Matoses: Bibbia e pastorale. Un'alleanza organica? L’orizzonte epistemologico dell'alleanza accomuna le discipline bibliche e la riflessione sull'attività pastorale. Non si tratta di stabilire un'alleanza estrinseca fra Bibbia e pastorale perché «le alleanze si possono stringere soltanto tra persone» (p. 42). L’alleanza suggella il legame tra Dio e l'umanità attestata dalla Bibbia, sostiene il rapporto tra il lettore ed il testo biblico, costituisce la condizione di possibilità per l'incontro fecondo tra giovani ed evangelizzatori. L’autore propone la lettura orante della Bibbia (lectio divina) come luogo favorevole all'incontro tra la parola di Dio e la vita dell'uomo.

Il prof. G. Benzi, nel contributo I presupposti per una pastorale biblica, delinea lo statuto epistemologico della pastorale biblica in termini di oggetto materiale (la Bibbia come Parola di Dio attestata), di dimensione ermeneutica (la fede e la comunità) e di orizzonte pastorale (la trasformazione della vita). I presupposti che fondano la possibilità di una autentica pastorale biblica sono di tipo antologico (la certezza dell'ispirazione della Scrittura), ermeneutico (tutta la Scrittura trova in Gesù la sua pienezza e il suo compimento), pedagogico (la lettura della Bibbia istituisce un dialogo con i lettori di tutti i tempi) e teologico (il carattere sacramentale della Scrittura che attualizza l'incontro tra Dio, che si rivela in Cristo nello Spirito, e il lettore).

Il testo del prof. D. Candido, La parola di Dio come Sacra Scrittura. Il compito dell'apostolato biblico nella pastorale biblica, approfondisce «alcuni aspetti "carnali" della Scrittura» (p. 73) quali la testualità (la Parola di Dio che si sedimenta nel corpus della Sacra Scrittura), la comunità (che ne attesta l'autorità e la fissa nel canone) e le traduzioni (che ne prolungano l'accessibilità ad ogni uomo di ogni tempo). Per l'animatore biblico si aprono tre sfide: introdurre il lettore in uno spazio dialogico tra la Parola eterna che si fa "carne" nel testo e gli interrogativi della parola umana, favorire un'esperienza spirituale in cui siano gli stessi testi biblici a "ispirare" nuove prospettive ai lettori e mostrare l'indole anti-ideologica della Scrittura che mette in crisi le certezze dei credenti stimolandone una progressiva crescita nella fede.

La seconda sezione del volume rivolge l'attenzione agli ambiti d'azione della pastorale biblica e si apre con il contributo del prof. R. Sala dal titolo Bibbia, pastorale, giovani. «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). L’autore dapprima evidenzia il solido e fecondo rapporto tra la Bibbia, che offre «un accesso originario e certo» (p. 91) agli eventi della salvezza, e la pastorale, il cui compito è di accompagnare ogni credente a modellare la sua esistenza su quella di Crisro. Successivamente, volge l'attenzione verso le giovani generazioni approfondendo i nodi cruciali del legame Bibbia-liturgia e dell'animazione biblica di tutta la pastorale. Infine, verifica gli orientamenti vocazionali presenti nel Documento preparatorio del sinodo sui giovani.

La prof.ssa E. Massimi, nell'articolo Pastorale biblica e pastorale liturgica in dialogo, riflette sul legame inscindibile fra Bibbia e liturgia per mostrare «la necessità di una proficua interazione tra pastorale biblica e liturgica» (p. 118). Se la pastorale biblica deve essere l'anima dell'intera azione pastorale della Chiesa, altrettanto si può affermare per la pastorale liturgica. Infatti, mentre la pastorale biblica offre il punto di accessibilità alla Scrittura, la pastorale liturgica aiuta il fedele a scoprire i mirabilia Dei contenuti nel testo sacro ed attualizzati durante la proclamazione della Parola. Si tracciano poi alcuni elementi fondamentali che la pastorale liturgica deve avere perché i fedeli possano partecipare fruttuosamente all'evento della Parola di Dio che accade nell'azione liturgica.

La seconda parte si chiude con il testo di C. Bissoli sul tema Bibbia e catechesi, due realtà che s'intrecciano mutuamente e che «richiedono un dialogo inesauribile e sempre da ricominciare» (p. 126). La catechesi biblica è un atto comunicativo in cui entrano in gioco quattro componenti: il contenuto della Bibbia (dimensione esegetica), la significatività del messaggio per il soggetto destinatario (dimensione ermeneutica), la visione di fede ecclesiale che fa da contesto (dimensione teologico-ecclesiale) e il catechista che media l'incontro con il testo (dimensione pedagogico-didattica). Vengono proposte alcune indicazioni di carattere metodo logico sull'uso della Bibbia nella catechesi ed alcune competenze del catechista in quanto maestro, educatore, testimone.

La terza sezione delle Esperienze si apre con l'articolo di C. Pastore, "Dare" la Parola di Dio ai giovani. La Scuola della Parola del card. Carlo Maria Martini, che presenta la decennale attività di pastorale biblica attuata dal porporato con i giovani nella diocesi di Milano negli anni 1979-2002. La specificità della Scuola della Parola consiste nell'offrire ai giovani gli strumenti perché possano "porsi direttamente di fronte al testo per esercitarsi nella lectio divina" (p. 143). Si analizzano poi le condizioni che il cardinale riteneva necessarie per l'efficacia dell'esperienza e le motivazioni da suscitare nei giovani perché si sentissero parte attiva nell'incontro con la pagina biblica.

Nel contributo successivo, il prof. M. Wirth analizza il rapporto fra I giovani e la Parola di Dio a Taizé. Sin dagli inizi degli anni '60 del secolo scorso, nella comunità fondata da frère Roger, la Parola di Dio è stata al centro della vita e della preghiera liturgica della comunità. I giovani vi accorrevano a migliaia ricercando una "Parola viva, dinamica, per i viventi» (p. 156). A Taizé la Parola assume delle tonalità particolari: evita espressioni troppo complicate, parla all'intimità dei cuori, si canta con brevi ritornelli salmici, viene meditata nel silenzio, per essere vissuta nella comunione fraterna. Infine, l'autore delinea alcuni tratti della spiritualità biblica di Taizé.

Nel saggio di A. Zavattini, La Bibbia come role play: esperienze in atto, si affronta il tema degli stili comunicativi con cui la Bibbia è proposta ai giovani. Le nuove generazioni «hanno una forte necessità di soggettivare» (p. 169) i messaggi che ascoltano, piuttosto che subirli passivamente. Pertanto, si mostra efficace l'approccio interattivo dei "Laboratori della fede" con la Bibbia che in forma narrativa, immaginativa, ludico-espressiva valorizzano la soggettività dei giovani perché incontrino il kerigma. Fra essi, i role-play biblici che attingono la metodologia "attiva" dalle dinamiche teatrali e le incrociano con i racconti delle parabole evangeliche.

La sezione termina con la breve presentazione del prof. X. Matoses sulle esperienze formative promosse da don Fabio Rosini nella diocesi di Roma: I X comandamenti e i 7 segni del vangelo di Giovanni. Catechesi bibliche per la formazione dei giovani. Di entrambe se ne passano in rassegna l'intuizione originale, lo schema generale, i presupposti teorici, la metodologia, e i contenuti formali. La peculiarità dei due itinerari biblici consiste nel "muoversi ogni settimana per andare in un altro luogo e mettersi a contatto di un gruppo di gente che ricerca» (p. 178).

In conclusione, il volume che abbiamo esaminato offre ai lettori interessanti intuizioni e spunti di riflessione per approfondire fondamenti, presupposti e prospettive pastorali per un proficuo lavoro di animazione biblica.


M. Scarpa, in Salesianum 4/2019, 779-781

Il vol. nasce su iniziativa dell’Istituto di teologia pastorale dell’Università pontificia salesiana con lo scopo di intrecciare lo studio esegetico e accademico con l’attività pastorale ed educativa. I vari interventi, che prendono spunto da diversi convegni e corsi di studio, indagano la relazione tra parola di Dio e azione pastorale della Chiesa, ricercando, in primo luogo, uno statuto epistemologico che sia a fondamento della pastorale biblica; analizzando, nella parte centrale, i campi dell’azione pastorale (liturgia e catechesi); per concludere con una disamina delle diverse esperienze legate al mondo giovanile. Solo una familiarità diretta e quotidiana con la Bibbia, a livello di lettura, di preghiera e di meditazione personale, può rendere vera l’affermazione che «la sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione».
V. Roncarati, in Il Regno 18/2019, 543

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