Il 10 aprile del 1955, 70 anni fa, moriva a New York Teilhard de Chardin, teologo, scienziato, gesuita e paleontologo, una delle figure intellettuali più singolari del Novecento. Considerato da molti un pensatore geniale e innovativo, da alcuni ritenuto il “profeta della Rete” per la sua idea della Noosfera, forte sostenitore di una possibile convergenza tra fede e scienza a partire dai suoi studi paleontologici in Cina, in Sudafrica e in varie altre parti del mondo, Teilhard de Chardin è stato un teologo i cui scritti sono stati al centro di polemiche e tensioni, anche con l’allora Sant’Uffizio vaticano, che emise un Monitum («Avvertenza») sui suoi libri nel 1962.
Negli ultimi anni più volte Papa Francesco lo ha citato in maniera elogiativa, ad esempio nella Laudato si’ e durante il suo viaggio apostolico in Mongolia, così come il 3 marzo 2025 in un Messaggio alla Pontificia Accademia per la Vita quando ha definito «audace e ispirante» il tentativo di Teilhard de Chardin di «entrare seriamente in dialogo con le scienze, praticando un esercizio di trans-disciplinarità».
Su Teilhard de Chardin martedì 1° aprile si tiene un importante incontro culturale a Brescia, promosso dalla Biblioteca Diocesana «Luciano Monari», dalla Libreria Editrice Vaticana e da Editrice Queriniana, con il sostegno di Fondazione Cattolica. «Teilhard de Chardin 70 anni dopo. La riscoperta di un pensatore inquieto» è il titolo dell’evento cui partecipano padre Stefano Visintin, autore di E Dio disse: sì alla scienza! Il pensiero mistico e spirituale di Teilhard de Chardin (Queriniana) e Mercè Prats, storica del Laboratorio dei Monoteismi di Parigi, “firma” di Teilhard de Chardin. Una biografia (LEV).
L’incontro, con il sostegno di Fondazione Cattolica, moderato dal teologo Gabriele Scalmana, si tiene
martedì 1° aprile alle ore 17.30 presso la Biblioteca Diocesana (via Bollani 20). L’ingresso è libero; agli insegnanti di religione che partecipano l’Ufficio scuola della diocesi di Brescia riconosce 1,5 crediti formativi.