24/04/2024
Hartmut Rosa vincitore del 22° Sexauer Gemeindepreis für Theologie

 

Il sociologo Hartmut Rosa è stato insignito del 22° Sexauer Gemeindepreis für Theologie (premio teologico assegnato dalla Comunità di Sexau). È la prima volta che il premio viene assegnato a un non teologo.

 

«Hartmut Rosa ha convinto la giuria del premio sia per la sua teoria della risonanza, sia con la sua visione della nostra società e del mondo in cui viviamo», spiega il pastore della comunità di Sexau, Marco Rückert. Nel suo libro Indisponibilità – fresco di traduzione italiana per i tipi della Queriniana – «ci incoraggia a contare sull'indisponibile». Se si pensa a ciò che è indisponibile, ci si imbatte anche nel concetto di Dio.

 

Hartmut Rosa (Lorrach 1965) è sociologo e politologo. Insegna presso l’Università Friedrich Schiller di Jena ed è direttore del Max-Weber-Kolleg per gli studi culturali e sociali presso l'Università di Erfurt.

 

«Nel nostro mondo i desideri diventano rapidamente realtà. Lavoriamo meticolosamente per garantire che nessun desiderio rimanga insoddisfatto», ha affermato Rosa nel suo discorso durante la cerimonia di premiazione. «Ma ci sono cose che non possiamo forzare: la neve in inverno, per esempio». Per Rosa, questo è l’“indisponibile” – con il quale è sempre più evidente che abbiamo un problema. Secondo la tesi del sociologo tedesco, nella società tardo-moderna le persone si sforzano per rendere tutto possibile e disponibile, alla ricerca dell’efficienza e della totale disponibilità. Niente deve essere lasciato al caso. Dunque, come possiamo ancora entrare in contatto con il mondo ed essere in risonanza?

 

Dal 1981, il Premio della Comunità di Sexau è stato conferito a quei teologi e teologhe che, nelle loro ricerche, si sono distinti per aver affrontato e trattato in modo comprensibile questioni rilevanti per la società e, in particolare, per la Comunità che ha indetto il Premio. Tra i precedenti vincitori ricordiamo: Jürgen Moltmann, Michael Herbst, Gerd Theißen, Fulbert Steffensky e Wolfgang Huber.