10/09/2024
G. Zanchi, FARSI UN'IMMAGINE - Padova, 5 ottobre

 Sabato 5 ottobre | ore18.15 | aula tesi della Facoltà Teologica del Triveneto | via del Seminario 7 | parcheggio interno

GIULIANO ZANCHI, Farsi un’immagine, Queriniana; presenta Lorenzo Voltolin

La presenza pervasiva e la forza attrattiva delle immagini nella nostra civiltà sono un dato evidente. Le immagini hanno un potere simbolico che assume tratti intriganti, ancora tutti da esplorare, e che travalica una funzione semplicemente rappresentativa: le immagini creano realtà. In fondo, era questa la posta in gioco dell’antico dibattito cristiano sulle immagini sacre, sostanzialmente rimosso dalla storia dell’arte. In quella diatriba, consumatasi a cavallo fra VIII e IX secolo, non si trattava solo delle liceità della rappresentazione di Cristo, ma della prerogativa propria delle immagini sacre (icone) di essere segno della sua presenza e, per questo, oggetto di venerazione. In quel terreno si rendeva necessario distinguere l’icona dall’idolo, aspramente interdetto dal divieto biblico. Il dibattito occidentale successivo opererà delle precisazioni teologiche che attribuiranno al sacramento il compito di mediare la presenza, ridimensionando la funzione dell’immagine e sottomettendola – più o meno – al regime della parola. Sacramento e parola sono allora i due termini con i quali argomentare il potere dell’immagine. Sono proprio questi elementi a ritornare in campo nel contesto della cosiddetta “cultura visuale”, dell’attuale imperativo estetico e del suo crescendo infomediale: ancora una volta, l’immagine sembra fagocitare il regime della parola e agire con l’efficacia tipica del sacramento. Come saggiarne le potenzialità e giudicarne le ambizioni?






 

Giuliano Zanchi (1967), prete di Bergamo dal 1993. Ha studiato Teologia fondamentale presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale è direttore della Rivista del Clero Italiano e docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A Bergamo è direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi. È membro del comitato di redazione della rivista «Arte Cristiana». Si occupa di temi ai confini tra estetica e teologia. Su questi temi ha pubblicato Il Genio e i Lumi. Estetica teologica e umanesimo europeo in François René de Chateaubriand, Vita e Pensiero, 2011; Un amore inquieto. Potere delle immagini e storia cristiana, EDB 2020; La bellezza complice. Cosmesi come forma del mondo, Vita e Pensiero, 2020; Icone dell’esilio. Immagini vive nell’epoca dell’Arte e della Ragione, Vita e Pensiero 2022; Lo spirituale dell’Arte. Estetica e società in epoca post-secolare, Editrice Bibliografica, 2023.