In breve
«Non so ancora cosa esattamente cercare, del perdono, in giro per il mondo. Ma so come procedere: voglio parlare con le persone. Certo, andrò avanti a tentoni, di domanda in domanda, di incertezza in incertezza; ma anche da incontro a incontro. Il mio sarà un viaggio fino alle sorgenti del perdono» (Andreas Unger).
Descrizione
Recitando il Padre nostro, ripetiamo in maniera lapidaria: «E rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori». Andreas Unger ha pregato così sin da bambino, senza trovarci niente di strano. Cresciuto come un giovane spensierato, attorniato da affetto e premure in famiglia, immerso nel benessere di un Paese dell’Europa centrale, protetto da un clima di pace e libertà, non aveva alcunché da perdonare. A un certo punto, però, ha iniziato a chiedersi: Che cos’è il perdono, esattamente?
Reporter pluripremiato, si è messo alla ricerca. Ha attraversato mezzo mondo per incontrare persone che potessero dare risposta a quella e ad altre domande: come funziona il perdono? È un obbligo o un favore? Quanto pesa la gravità dell’azione compiuta? Perdonare è dimenticare? È indispensabile che il colpevole si riconosca tale? E qual è il contrario del perdonare: vendicarsi?
Le risposte raccolte da Unger sono toccanti e al tempo stesso contraddittorie. E mostrano che il perdono non è un dovere: è un privilegio.
Recensioni
Un’inchiesta giornalistica condotta da un reporter pluripremiato che ha attraversato mezzo mondo per incontrare persone che potessero dare risposta a domande di questo tipo: come funziona il perdono? Il perdono è un obbligo o un favore? Perdonare è dimenticare? Qual è il contrario del perdonare: vendicarsi? Domande semplici e complesse nello stesso tempo e così sono state le risposte, a volte contrastanti. Drammatici racconti di vita, appassionanti come un romanzo.
In
Dossier Catechista settembre 2022, 62