In breve
Come comprendere in modo adeguato la natura dell'omelia? Quali i difetti più rilevanti nella prassi di oggi, e quali le cause? Come sono cambiate le condizioni della comunicazione e come tenerne conto nella predicazione all'assemblea? Quali le fonti, le norme, lo stile che danno consistenza all'omelia e quali strumenti possono risultare preziosi per chi la deve preparare? A queste e molte altre domande vuole rispondere questa pubblicazione, nata dall'esperienza dell'insegnamento accademico nei seminari e dal confronto con operatori pastorali in numerosi corsi di aggiornamento.
Descrizione
La predicazione omiletica sta attraversando un periodo di difficoltà e di ripensamento. Quali ne sono i difetti più rilevanti, e quali le loro cause? Eppure, nonostante tutto, l’omelia rimane un elemento importante dell’azione pastorale. Come parte integrante della liturgia, anzi, possiede una dignità ‘sacramentale’: è mediazione della Parola di Dio. Come comprenderne, in modo adeguato, la natura?
Per secoli la predicazione ha attinto indicazioni, per essere un efficace atto comunicativo, dalla retorica classica. Ma le condizioni della comunicazione sono profondamente cambiate, e anche l’omelia deve tenerne conto. Da qualche decennio si sono sviluppati studi per una nuova retorica, più adeguata alla nostra situazione culturale. Quali suggerimenti ne possono derivare per quella particolare forma di comunicazione che è l’omelia?
L’omelia ha le sue fonti, le sue norme, un suo stile. E chi la prepara ha a disposizione strumenti che possono risultare preziosi. Di quali strumenti e di quali competenze dotarsi? Come organizzare lo sforzo della preparazione?
A queste e ad altre domande vuole rispondere questa pubblicazione, nata dall’esperienza dell’insegnamento accademico nei seminari e dal confronto con operatori pastorali in numerosi corsi di aggiornamento.