In breve
Disponibile dal 27 agosto 2025
La vocazione universalistica della Chiesa si misura con la capacità di esprimere il mistero cristiano anche entro culture i cui sistemi simbolici sono distanti da quelli delle tradizioni europee.
Tema sfidante: il volto multiculturale della Chiesa e la diversità liturgica come arricchimento per l’espressione della fede.
I riti maya come segno dell’universalità del vangelo e paradigma di rinnovamento ecclesiale.
Descrizione
La celebrazione della messa può ancora parlare al cuore delle culture contemporanee o rischia di restare prigioniera di forme lontane dalla vita reale? In un mondo sempre più plurale, questa domanda è quanto mai urgente. Mondi diversi, un unico pane affronta con lucidità e profondità il tema dell’inculturazione liturgica, quel processo vitale attraverso cui la fede si radica nelle culture. La tesi è chiara: l’inculturazione non è un semplice adattamento, ma un incontro reciproco tra vangelo e cultura – pratiche, simboli, immagini, linguaggi.
Žiži esplora il legame profondo tra liturgia ed espressioni culturali. I saggio si muove con rigore tra fondamenti storici e teologici, orientamenti del magistero e casi concreti, come il recente rito amazzonico. Ne emerge una visione dinamica e creativa del celebrare, capace di parlare alle realtà più diverse. L’opera invita a riscoprire la liturgia non come un’eredità semplicemente da conservare, ma come una forma capace di rendere visibile il mistero cristiano nella carne delle culture.
E, qui, Žiži si muove con maestria, affrontando una sfida cruciale per la chiesa di oggi, chiamata a celebrare un solo mistero in mondi sempre diversi.