In breve
Prefazione di Marco Gallo
Edizione italiana a cura di Roberto Laurita
Non un’introduzione alla liturgia delle ore, ma uno studio accurato per rinnovarne il fondamento teologico e la pratica.
«L’esperienza umana che facciamo nella liturgia delle ore nel corso di una giornata può essere vista come un’esperienza spirituale del mistero pasquale, nelle sue dimensioni di morte e risurrezione. Ecco la convinzione che sta alla base di questo libro».
Descrizione
Liturgia delle ore, Ufficio divino, Breviario: sono espressioni che si riferiscono tutte alla stessa pratica, quella della preghiera quotidiana della chiesa, composta principalmente dalla recita dei salmi. Non si tratta di una prerogativa del clero o dei monaci: il concilio Vaticano II non ha voluto estenderne la pratica – in linea di principio – a tutta quanta la comunità ecclesiale.
Join-Lambert, liturgista e pastoralista di fama internazionale, individua proprio il mistero pasquale come chiave per intendere il significato profondo di questa preghiera, con l’obiettivo di contribuire al suo rinnovamento.
In una prima sezione, a carattere storico, egli rintraccia le origini antiche di questa prassi, fino alla riforma del XX secolo. Poi si concentra sugli aspetti teologici e pratici, esaminando il perché, il chi, il quando, il come e il dove della liturgia delle ore. Infine, in una terza sezione, fa emergere prospettive e proposte innovative per renderla una vera e propria esperienza spirituale, integrata nella vita quotidiana.
E’ così che Join-Lambert ci mette in grado di osare, con creatività, un rilancio: rifondare la pratica della liturgia delle ore come fonte di rinnovamento per ogni battezzato che voglia vivere da discepolo in Cristo.
«Non è possibile affezionarsi a un gesto di preghiera, se questo non diventa desiderabile nella pratica e fertile per vivere la propria fede. Occorre che le soglie del risveglio, della pausa meridiana, del tramonto e del sonno siano percepite come cura per la nostra salvezza. Allora la liturgia delle ore corrisponderà davvero a una forma praticabile» (dalla Prefazione di Marco Gallo).