Escono vari libri sulla speranza. Ne abbiamo bisogno. Lucilla Giagnoni è attrice e autrice teatrale. Coniuga letteratura, testi spirituali e attualità, con bella intensa comunicazione scenica. In questo libro di "meditazioni fra poesia e teatro" scandisce le sue letture, riflessioni, esperienze, in tre "momenti letterari", un "intermezzo teologico" e una "conclusione apocalittica". Ascolta e ci fa ascoltare il fragile insetto verde che si arrampica, quanto il pellegrinaggio di Dante. Legge con noi Etty Hillesum, che guarda fuori da quell'inferno. Un poeta, anche il più disperato, è sempre uno che spera. La speranza cristiana è una rivoluzione rispetto alle attese dei Greci e dei Romani, segnate dal fato. Abramo e Mosè vedono più di Ulisse. Ascoltiamo Charles Pèguy, e san Paolo, e Barth, e Moltmann, e Bloch, il filosofo marxista ateo, che ha fede nella Vita. Ascoltiamo Turoldo, e molto Leopardi: la comunione con la terra. La Rivelazione (Apocalisse) è il "nonostante tutto", che viene anche, a Lucilla, dai ricordi dei vecchi di casa, tenaci nel vivere. «Sì, amen, mi fido».
E. Peyretti, in Rocca 15/2025, 60