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La speranza
Lucilla Giagnoni

La speranza

Meditazioni fra poesia e teatro

Prezzo di copertina: Euro 9,00 Prezzo scontato: Euro 8,55
Collana: Meditazioni 289
ISBN: 978-88-399-3289-1
Formato: 11 x 20 cm
Pagine: 88
© 2025

In breve

Giagnoni, in questo testo originale che tocca le corde dell’anima, illumina il potere della speranza di germogliare persino nelle situazioni avverse, ispirando alla resilienza.

Un’opera stimolante che combina poesia, teatro e teologia, scritto per attrarre un pubblico vario e curioso.

Un libro che conforta, incoraggia e motiva a sperare.

Descrizione

La speranza. Delle tre virtù teologali, è la sorella più piccola come la definisce Charles Péguy, una bambina che prende per mano le sorelle più grandi, la fede e la carità, e le sospinge in avanti, verso orizzonti infiniti. La speranza è una cavalletta, che si posa silenziosa sulle pareti di casa; è una ginestra sul Vesuvio, come quella cantata da Giacomo Leopardi; è un gelsomino dietro casa, come scrive nel suo Diario Etty Hillesum.
In questo libro, tratto dalla sua ultima meditazione teatrale, Lucilla Giagnoni ci accompagna per mano lungo i sentieri della storia e della spiritualità, per riscoprire la forza stupefacente della speranza così come risuona nelle parole senza tempo di scrittori e poeti.
La speranza è quella forza che, in ogni “selva oscura”, ci fa muovere il primo passo, nonostante tutto; è il senso che orienta il nostro cammino nella città del mondo, e che fa di tutti noi dei “pellegrini di speranza”.

Recensioni

Escono vari libri sulla speranza. Ne abbiamo bisogno. Lucilla Giagnoni è attrice e autrice teatrale. Coniuga letteratura, testi spirituali e attualità, con bella intensa comunicazione scenica. In questo libro di "meditazioni fra poesia e teatro" scandisce le sue letture, riflessioni, esperienze, in tre "momenti letterari", un "intermezzo teologico" e una "conclusione apocalittica". Ascolta e ci fa ascoltare il fragile insetto verde che si arrampica, quanto il pellegrinaggio di Dante. Legge con noi Etty Hillesum, che guarda fuori da quell'inferno. Un poeta, anche il più disperato, è sempre uno che spera. La speranza cristiana è una rivoluzione rispetto alle attese dei Greci e dei Romani, segnate dal fato. Abramo e Mosè vedono più di Ulisse. Ascoltiamo Charles Pèguy, e san Paolo, e Barth, e Moltmann, e Bloch, il filosofo marxista ateo, che ha fede nella Vita. Ascoltiamo Turoldo, e molto Leopardi: la comunione con la terra. La Rivelazione (Apocalisse) è il "nonostante tutto", che viene anche, a Lucilla, dai ricordi dei vecchi di casa, tenaci nel vivere. «Sì, amen, mi fido».
E. Peyretti, in Rocca 15/2025, 60