Che ci sia una crisi nella frequenza alla liturgia domenicale nei Paesi tradizionalmente a maggioranza cattolica – come Francia e Italia – non è una novità. Basta guardare le nostre comunità parrocchiali: le chiese che fino a qualche anno fa erano troppo piccole per contenere l’assemblea festiva, ora sono più che sufficienti, quando non sconfortantemente vuote. Tale inverno liturgico è il sintomo di un qualcosa di più profondo: le cose stanno cambiando e sono cambiate, e bisogna prenderne serenamente atto. Da qui, l’interrogativo di fondo: come vivere da cristiani oggi? E, alla luce di ciò: tra ieri e domani, quale liturgia?
Louis-Marie Chauvet, teologo e docente per molti anni di sacramentaria all’Institut catholique di Parigi, offre una sua proposta nel breve libro che presentiamo: riprendere la celebrazione eucaristica domenicale ordinaria, non semplicemente spiegando ancora una volta il significato delle parti della Messa ma tornando ad alcuni elementi base che nel tempo sembrano essere stati dimenticati e che invece potrebbero fare la differenza, nella Chiesa di oggi. L’obiettivo dell’Autore è semplicemente quello di tornare ai fondamenti della liturgia, in particolare l’Eucaristia, la quale non esiste se non per alimentare la vita di fede dei credenti. «Si tratta in effetti di adattare la nostra liturgia cattolica alla cultura di oggi. Di adattarla in modo cristiano e persino, direi, “cattolico”. Mi sembra che non ci manchino i mezzi per farlo».
A. Passiatore, in
La Vita in Cristo e nella Chiesa 5/2024, 66