Scrivere non per l’uno o per l’altro. Scrivere a partire da.
Raphaël Buyse è un sacerdote francese della diocesi di Lille, fondatore della Fraternité diocésaine des parvis. Con Queriniana pubblica questo testo curioso nel genere e originali nel tratto.
«Che cosa mi spinge a scrivere? – si domanda – Un amore per la vita, una tenerezza per la gente che incontro: non molto altro. Ascolto, guardo, sento, mi meraviglio, mi agito, mi rallegro, piango o soffro con: lascio che la vita mi afferri. Con le risate e le lacrime, le angosce e le paure, la fiducia, le speranze e la Parola, io intesso parole, storie, racconti, omelie per un blog online. Il vangelo come calamaio».
Il testo è suddiviso in 49 finestre esplorative e di vissuto.
«Scrivo perché per me è una necessità – evidenzia l’Autore – come una sorgente che non può non spuntare dalla terra. Le parole si impongono e danzano. Gioco con stelle già nate. Consegno le mie parole al vento. Depongo i miei brevi racconti sul pelo dell’acqua, come quelle barchette di carta che mi piaceva fare da bambino, senza cercare di sapere dove le trascinerà la corrente, acconsentendo a ignorare su quali rive approderanno. Si fanno strada, forse: non è un mio cruccio. Scrivere mi fa bene».
G. Ruggeri, in
RecensionediLibri.it 22 luglio 2021