Victor Codina, gesuita ispanoboliviano e teologo della liberazione scomparso di recente, ha dedicato l'ultima parte della sua vita all'elaborazione di un'ecclesiologia «a partire dalla base» e di una pneumatologia dello «Spirito che soffia dal basso». Nel 2018 ha scritto questo libretto di "escatologia pasquale", oggi tradotto da Queriniana, nel quale tenta una riflessione sulla vita eterna, cioè sul senso dell'esistenza umana quando è chiamata a misurarsi con la morte.
Codina, dunque, ripercorre la riflessione che nella storia l'umanità ha fatto sull'aldilà, partendo dalle critiche dei filosofi moderni a questa idea, esaminando poi la saggezza delle diverse religioni e culture (dal mito di Gilgamesh al paradiso islamico) e, infine, soffermandosi sulla visione cristiana.
Qui Codina sottolinea l'importanza di coniugare impegno presente nella storia e speranza futura, perché «il Regno comincia dal basso», e di non far coincidere la risurrezione dei morti, frutto della fede nell'amore invincibile di Dio, con l'immortalità dell'anima, idea propria di un'antropologia che svaluta il corpo.
M. Castagnaro, in
Jesus 10/2023, 93