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Così sta scritto
Benoît Bourgine

Così sta scritto

Saggio di teologia biblica

Prezzo di copertina: Euro 32,00 Prezzo scontato: Euro 30,40
Collana: Introduzioni e trattati 53
ISBN: 978-88-399-2203-8
Formato: 15,8 x 23 cm
Pagine: 256
Titolo originale: Bible oblige. Essai de théologie biblique
© 2022

In breve

Bourgine ridefinisce con rigore e in modo strutturato il metodo della dogmatica e, rispettivamente, quello dell’esegesi. Lo fa sia riscoprendo la teologizzazione che è all’opera nel processo di scrittura biblica, sia riportando la dogmatica a prendere la strada che va dalla lettera alla Parola.

Descrizione

La Bibbia si offre a ogni coscienza umana, sia che si venga ad essa per pura curiosità oppure per sete di Dio. In questo senso, la Bibbia è aperta a un’infinita varietà di letture. In un altro senso, la Bibbia vincola: chiunque pretenda di spiegarla deve infatti rapportarla a ciò di cui essa parla, cioè a Dio e alla relazione che egli instaura con i suoi.
Ecco il grande tema di questo libro: lo studio storico e letterario non bastano a far intendere la verità della Bibbia. Per comprenderla bene, occorre prendere atto della sua natura teologica: essa è il testo di una rivelazione che suscita ogni volta un rilancio del suo significato. Ciò obbliga l’esegeta e il dogmatico a incrociare i loro passi nello spazio di scambio della teologia biblica, che collega Bibbia e vita di fede oggi.
Ecco allora il motivo di questa straordinaria impresa di riconciliazione epistemologica fra discipline assolutamente essenziali. Ed ecco perché – lo dimostra magnificamente questo saggio – non finiremo mai di leggere il Libro.

Recensioni

Nel presente saggio teologico, lo studioso francese Benoît Bourgine (1962-) che, dal 2003, insegna teologia all’Università cattolica di Lovanio (Belgio) – dove è direttore di ricerca in teologia fondamentale – si è dato il compito di identificare il significato e la funzione, le poste in gioco e le forme della teologia biblica. Egli la intende come campo teologico in cui devono poter convergere, in un dialogo fecondo e costruttivo, gli esegeti ei teologi dogmatici, superando così una divaricazione che è durata per molto tempo nel passato.

Bourgine ha cercato di dimostrare la necessità della teologia biblica a partire dal fatto che essa risulta dalla natura della Bibbia, che l’esegesi si propone di spiegare, e dall’intelligenza della fede, che la dogmatica si sforza di portare al linguaggio.

Nel suo studio l’autore ha delineato le condizioni di possibilità della teologia biblica, mettendo in luce i presupposti di ordine filosofico, esegetico e dogmatico che ne determinano la messa in opera, e delineando uno schema del suo approccio interpretativo che ne sottolinea l’unità.

Bourgine afferma che il suo saggio può essere letto come una critica della teologia biblica. Cercheremo di rendere conto del suo testo citandolo spesso in modo letterale, anche senza indicarlo espressamente.

L’autore ha suddiviso l’opera in due parti. La prima parte ha per titolo “Origine, Problemi, Modelli” (pp. 21-148), la seconda “Correlazione tra natura della Bibbia e regola della sua interpretazione” (pp. 149-224).

Origine, problemi e modelli della teologia biblica

La prima tappa, storica e problematica, descrive le origini della teologia biblica, espone i suoi problemi, presenta dei modelli e, sottolineando la storicità dell’approccio, dispone il pensiero a guardare al futuro.

[…]

La seconda parte del saggio di Bourgine tratta della correlazione tra la natura della Bibbia e la regola della sua interpretazione. La posizione dell’autore è quella di una stretta correlazione tra la natura teologica della Bibbia e la sua interpretazione e il lavoro della dogmatica che ne attualizza il senso per l’uomo d’oggi. Tra esegesi e dogmatica deve esserci una stretta collaborazione.

[…]

Nel suo saggio Bourgine ha voluto precisare come la Bibbia obblighi l’esegesi e la dogmatica, l’una l’altra, l’una di fronte all’altra.

La teologia dogmatica e fondamentale, nella varietà delle sue funzioni, non può in ultima analisi prescindere dalla Bibbia e, per questo motivo, ha bisogno dell’apporto delle scienze bibliche; l’esegesi non può venire a capo della spiegazione della Bibbia senza chiarire che cosa intende per teologia, il che rende ineluttabile il confronto con il partner dogmatico. Ecco perché la teologia biblica è sempre l’opera di un esegeta o di un dogmatico, nello svolgimento del loro rispettivo compito.

Che lo vogliano o no, esegeti e dogmatici sono condannati a parlarsi, con la complicità del filosofo. In passato, è accaduto che questo incontro prendesse una piega conflittuale. «Questo saggio – conclude Bourgine – vorrebbe contribuire al dialogo fra esegeti e dogmatici» (p. 224). Crediamo che abbia espresso bene la sua necessità.

Il volume – testo tecnico di studio destinato soprattutto a docenti e studenti dei corsi accademici di teologia e filosofia – si chiude con la bibliografia (p. 229-242), l’indice dei nomi (pp. 243-246), le abbreviazioni (p. 247) e i ringraziamenti (p. 248).


R. Mela, in SettimanaNews.it 28 dicembre 2022