È morto lunedì 23 settembre a Monaco, all’età di novantasei anni, il gesuita Norbert Lohfink, docente emerito di Antico Testamento. Di seguito, presentiamo un suo breve e intenso profilo ai lettori e alle lettrici del nostro blog.
Norbert Lohfink era un francofortese. A Francoforte sul Meno era nato, il 28 luglio del 1928, primo di quattro fratelli. Entrambe le sorelle, Marianne e Margret, morirono giovanissime durante la guerra. Il fratello minore, Gerhard, noto studioso del Nuovo Testamento, è invece venuto a mancare poche settimane fa (2 aprile 2024).
Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1947, Norbert Lohfink ha compiuto studi di filosofia e teologia prima di essere ordinato sacerdote nel 1956. La licenza e il dottorato in scienze bibliche li consegue a Roma, presso il Pontificio Istituto Biblico. Poco prima dell’inizio del Concilio, gli ambienti romani lanciarono un attacco contro il Pontificio Istituto Biblico e il metodo storico-critico lì praticato. Diversi Padri conciliari vollero schierarsi al fianco dell’Istituto e fu così che, nel 1962, padre Lohfink si trovò a difendere la propria tesi davanti a quattrocento vescovi e cardinali, nell’atrio della Gregoriana.
Lohfink assunse il proprio ruolo di docenza inizialmente a Francoforte (1963-1966), poi a Roma (1966-1970), per fare rientro per motivi di salute a Francoforte, dove rimase fino alla pensione (1996), come professore di esegesi dell’Antico Testamento presso la Sankt Georgen Hochschule. Gli studenti lo ricordano come un docente brillante, che sapeva presentare la propria materia in modo emozionante, a tratti drammatico.
Nel lungo elenco delle sue pubblicazioni, spiccano quelle dedicate al Deuteronomio, al Qoelet, ai Salmi e in genere alla teologia biblica. L’ultima pubblicazione, scritta con Georg Braulik, è uscita quest’anno ed è appunto dedicata al Deuteronomio: Kommentar zu Dtn 1 (ÖBS 60, 2024). Lohfink sapeva che non sarebbe riuscito a completare il suo commentario, «neanche se vivessi 120 anni come Mosè», diceva. Così alla fine, come Mosè, si è ritrovato ad osservare la propria opera incompiuta, ma per la quale aveva fatto un enorme lavoro preparatorio per le generazioni future. Per i suoi studi, veniva chiamato “mister Deuteronomio”.
Norbert Lohfink si è sempre considerato un teologo al servizio della Parola di Dio nella Chiesa. Negli anni Sessanta, in un’epoca in cui i biblisti protestanti rivendicavano ancora il monopolio dell’esegesi scientifica (“catholica non leguntur”), Lohfink seppe far breccia nel loro dominio; quando Gerhard von Rad venne a conoscenza delle sue pubblicazioni, ebbe a dire: «Bisogna prenderlo sul serio». Da allora, Lohfink è stato promotore della cooperazione tra esegeti cattolici e protestanti, fondando il circolo d’incontri “Rhein-Main-Exegese-Treffen” con i colleghi di Magonza e Würzburg, che si tiene da ormai oltre 50 anni. I colleghi hanno onorato il suo lavoro nel 1993 con una Festschrift, Biblische Theologie und gesellschaftlicher Wandel (Teologia biblica e cambiamento sociale) e conferendogli un dottorato honoris causa presso l’Università di Vienna. La Chiesa gli ha invece reso onore con l’Ordine Pontificio “Pro Ecclesia et Pontifice” e con la Medaglia di San Giorgio della Diocesi di Limburgo.
Come professore, è stato fonte d’ispirazione per generazioni di studenti di scienze bibliche. L’esperto austriaco di Antico Testamento, Ludger Schwienhorst-Schönberger, lo ha definito «un benedizione per gli studi anticotestamentari».
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