20/03/2008
110. Il messaggio pasquale di Dietrich Bonhoeffer
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Nella Pasqua non si ha la lotta tra l’oscurità e la luce che alla fine porta alla vittoria la luce, perché l’oscurità è veramente un niente, perché la morte è già vinta; non si tratta della lotta tra inverno e primavera, tra ghiaccio e sole, ma della lotta dell’umanità colpevole contro l’amore di Dio, o meglio dell’amore di Dio contro l’umanità colpevole; una lotta in cui Dio sembra soccombere nel Venerdì santo e in cui, proprio mentre soccombe, vince nella Pasqua. […] Il Venerdì santo non è l’oscurità che deve inevitabilmente cedere alla luce […] ma è il giorno in cui il Dio fattosi uomo, l’amore fattosi persona viene schiantato dagli uomini che vogliono farsi dèi […] E qui può esserci di ausilio soltanto il potente atto di Dio che dalla sua eternità scende sull’umanità. La Pasqua non è un atto immanente, cioè interno al mondo, ma un atto trascendente, cioè sovramondano, l’irruzione di Dio dall’eternità in forza della quale prende parte per il suo Santo, lo risveglia dalla morte. Nella Pasqua non si parla dell’immortalità, ma della risurrezione, della risurrezione dalla morte ad opera del potente atto di Dio, della morte che è realmente morte con tutto l’orrore e il terrore che porta con sé, una morte del corpo e dell’anima, dell’uomo intero. Questo è il messaggio pasquale.




© 2008 by Teologi@Internet
Forum teologico, a cura di Rosino Gibellini
Editrice Queriniana, Brescia (UE)




Dietrich Bonhoeffer
Voglio vivere questi giorni con voi (Books),
Editrice Queriniana - Brescia 2007
pagine 416 - Euro 29,00"
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