20/07/2020
464. EBERHARD SCHOCKENHOFF (1953-2020) In memoriam
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Eberhard Schockenhoff, tra i più importanti teologi morali tedeschi, è morto durante questo fine settimana, all’età di 67 anni, in seguito a un incidente. Esperto di bioetica molto noto in Germania e all’estero (dal 2008 al 2012 è stato vicepresidente del Comitato nazionale tedesco per la bioetica), era docente di teologia morale a Friburgo. Il prof. Schockenhoff è stato autore di molti testi importanti, tra cui ricordiamo nel catalogo Queriniana: Fermezza e resistenza (Gdt 401); La Chiesa e i divorziati risposati (Gdt 372); La coscienza (Gdt 347); Il discorso della montagna (Books); Etica della vita (BTC 91).

Nato a Stoccarda nel 1953, Eberhard Schockenhoff ha studiato teologia cattolica a Tubinga e Roma, dove è stato anche ordinato sacerdote. Già assistente a Tubinga di Walter Kasper negli anni Ottanta, dal 1994 insegnava teologia morale presso l’Università di Friburgo, dove preferì restare nonostante i ripetuti inviti delle università di Monaco e Tubinga. Era membro dell’Accademia delle scienze di Heidelberg e del consiglio dell’Istituto Johann Adam Möhler per l’ecumenismo di Paderborn.

Schockenhoff era uno dei più importanti moralisti in Germania e si occupava principalmente di questioni bioetiche. Le sue principali aree di ricerca includevano anche la legge naturale e la coscienza. Schockenhoff ha preso ripetutamente parte a dibattiti ecclesiali e sociali. Nel 2011 è stato uno dei firmatari del Memorandum «Chiesa 2011: una partenza necessaria». Nel 2019 è intervenuto anche sullo scandalo degli abusi nella chiesa, figurando tra gli esperti convocati dalla Conferenza episcopale tedesca. In quella sede ha sottolineato come non vi sia una connessione diretta tra lo scandalo degli abusi e il sempre minor apprezzamento delle dichiarazioni del magistero ecclesiale sulla sessualità. Tuttavia, la crisi in atto stimola con urgenza a ripensare ai motivi per cui sembra necessaria una revisione delle posizioni cattoliche: «La ragione intrinseca della perdita di plausibilità che la morale sessuale della chiesa subisce da molto prima che lo scandalo degli abusi venisse a galla, è che i suoi postulati normativi non sono più sostenuti dalle scoperte di varie scienze umane sulla sessualità umana».

La Conferenza episcopale tedesca e il Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) hanno reso omaggio al defunto teologo. Il presidente della conferenza episcopale, il vescovo Georg Bätzing, ha sottolineato il «potere visionario di Schockenhoff nella sua ricerca e nel discorso teologico, nonché il suo notevole acume analitico». L’arcivescovo di Friburgo Stephan Burger ha elogiato Schockenhoff quale «teologo e sacerdote impegnato e stimato». Una grande perdita per la chiesa e la scienza.

Nel 2015 in un’intervista con Die Zeit in occasione della morte di suo fratello, il politico della CDU Andreas Schockenhoff, il moralista di Friburgo ha dichiarato di non credere in una «riunione di famiglia in paradiso, come ci si può immaginare in maniera forse un po’ infantile. La vita umana trova il suo compimento in Dio. Questo è del tutto inimmaginabile. Qualunque rappresentazione possiamo farcene, non può che essere un’idea di sostegno. E non la vorrei nemmeno, un’immagine più dettagliata».





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