«Nei seminari diocesani sta realizzandosi l’auspicio, contenuto in vari documenti del magistero, di inserire un corso sulla vita consacrata. Corso che, dato l’affollamento delle materie, richiede essenzialità, permettendo tuttavia una conoscenza non superficiale della teologia, spiritualità e dottrina della chiesa sulla vita consacrata, pena le incomprensioni verso questo stato di vita e le conseguenti non mutue (bensì mute) relazioni qualche volta lamentate tra clero, religiosi e fedeli laici. I quindici agili capitoli dell’opera di Cabra rispondono bene a queste esigenze: conoscersi meglio per collaborare di più, specie nell’orizzonte del "comunicare il vangelo in un mondo che cambia".
La prima parte, di carattere storico, presenta le varie tipologie di questo macrofenomeno e le grandi correnti di spiritualità scaturite da quelle varie esperienze, mentre la riflessione teologica conseguente fa risaltare l’inesauribile novità dello Spirito Santo nei diversi tempi e luoghi. Abbiamo così, nel primo millennio, le teologie e le spiritualità del monachesimo, con le suggestive teologie e spiritualità del deserto, del martirio, dell’imitazione degli apostoli, della vita angelica, del segno escatologico, delle due vie. Nel secondo millennio affiorano le teologie e spiritualità dei tre consigli evangelici, dello stato di perfezione, della missione, del fondatore (carisma fondazionale) e, più recentemente, della laicità consacrata. Particolarmente utile il continuo riferimento all’Esortazione apostolica Vita consacrata (1996), giustamente ritenuta punto di arrivo, ma insieme di nuova partenza, nell’evoluzione bimillenaria della vita consacrata. Opportunamente quindi la rivisitazione storica, che esamina anche i decenni piuttosto turbolenti del postconcilio, si conclude con la presentazione dell’Esortazione, cogliendone i nodi fondamentali e i problemi soggiacenti.
La seconda parte è dedicata a una visione sintetica della vita consacrata. L’approccio scritturistico mostra come essa si basi anzitutto su Gesù, Verbo di Dio incarnato, venuto a noi nella forma di vita povera, casta e obbediente. Ma non sono taciuti gli altri approcci più tradizionali. La parte più propriamente teologica è un approfondimento delle prospettive tipiche della teologia del Vaticano II e di Vita consacrata. Circa i punti controversi, l’Autore resta sul terreno sicuro dell’insegnamento della chiesa, quali l’identità della vita consacrata, i consigli evangelici, gli stati di vita. Più rivolti all’oggi sono i capitoli dedicati alla missione, alla vita fraterna in comunità e ai singoli consigli evangelici: pagine che, pur non nascondendo le odierne difficoltà, sono tuttavia aperte alla speranza.
In breve, è un’opera da raccomandare non solo agli studenti e a quanti vogliono introdursi nel complesso fenomeno della vita consacrata, ma anche a chi vuole prendere visione di quanto è accaduto in questi decenni nella riflessione e nella prassi di questo "stato di vita" ecclesiale. Inoltre, l’esperienza, la dottrina e lo stile accattivante dell’Autore possono riavvicinare anche i più tiepidi estimatori di questo peculiare genere di vita, considerato, a volte troppo sbrigativamente, un fenomeno ormai superato e, in ogni caso, trascurabile nell’attuale congiuntura della chiesa».
P. Vanzan, in
La Civiltà Cattolica 155 (3/2004) 98-99